GUIDA DEI RISTORANTI DI ROMA DE LA REPUBBLICA,100 CANTINE

18/06/2010 di

Le cantina di circa 100 ristoranti di Roma e provincia e un glossario di 70 lemmi dove vengono spiegati vini e piatti tipici della tradizione gastronomica romana e laziale. Queste le maggiori novità dell’edizione 2010-2011 della guida dei ristoranti di Roma de La Repubblica, presentata oggi all’Enoteca regionale Palatium dal caporedattore del quotidiano romano Giuseppe Cerasa, dall’assessore regionale all’Agricoltura Fracesco Battistoni e dal commissario dell’Arsial Massimo Pallottini.

«Abbiamo realizzato oltre mille pagine, numero enorme per una guida, per raccontare il mondo della ristorazione romana e laziale – spiega Cerasa – senza attribuire giudizi di valore, ma descrivendo piatti, vini e tradizioni che i vari locali propongono. Quest’anno oltre alla cucina abbiamo raccontato anche alcune storie umane che stanno dietro ai piatti, al servizio e all’ambiente, con una particolare attenzione al vino». Il glossario è in parte una testimonianza dell’attenzione alla tradizione che attraversa l’intero volume. Digiuna (la pajata bianca), animelle, porcacchia, sono termini oggi poco noti ma che narrano un mondo di cui i ristoratori tradizionali si fanno portavoce e garanti. «Apprezzo lo spirito con cui questa guida è stata redatta – ha commentato l’assessore Battistoni – perchè è una guida per tutti: cittadini comuni, operatori, produttori e perchè i temi della qualità e della tradizione che stanno alla base rappresentano anche i fili conduttori di questo nuovo inizio di governo regionale». Tra le novità di quest’anno anche una sezione dedicata ai cocktail bar e una alle trattorie storiche, ovvero a quei locali che appartengono alla stessa famiglia da oltre 40 anni. Circa 3 mila le schede presenti nel volume e oltre 570 i nuovi locali inseriti. Il tutto suddiviso in quattro sezioni: Roma, Provincia di Roma, Lazio, Cibo, vacanze e benessere, oltre allo stradario completo della città e agli indici tematici che chiudono la guida e permettono di orientarsi velocemente su tutti gli argomenti. «Il connubio tra agricoltura e turismo – ha concluso Pallottini – è ormai una leva imprescindibile per lo sviluppo dell’economia laziale. Una scommessa vincente quella della realtà enoturistica basata su un territorio con una storia e una tradizione che ha pochi eguali».