GRATTACIELI, È POLEMICA ALEMANNO-BUONTEMPO

09/06/2010 di

Si preannuncia una battaglia ideologica tra il sindaco Gianni Alemanno e l’assessore alla Casa regionale Teodoro Buontempo. Dopo l’idea lanciata ieri dal sindaco dei grattacieli in periferia anche più alti del cupolone oggi Buontempo ha criticato l’iniziativa. «Non si può, da una parte, pensare di abbattere Corviale per creare al suo posto un quartiere-giardino – spiega – e da un’altra ipotizzare la nascita di grattacieli in periferia. I grattacieli vanno bene nelle isole, dove non ci sono gli spazi per costruzioni tradizionali, ma non a Roma».

Nella Capitale – per Buontempo- «si deve pensare al recupero nelle periferie. Il cittadino che paga le tasse alla Borghesiana ha gli stessi diritti di chi le paga ai Parioli. E la vera sfida è oggi quella della città che non si vede. Penso alla rete idrica, fognaria, al cablaggio e, perchè no, alla derattizzazione. È qui e non sui fuochi d’artificio buoni solo per i giornali che si misura una buona amministrazione». Ieri il sindaco aveva invece disegnato una periferia dallo skyline diverso, «città giardino e grattacieli, magari anche con più di venti piani». Ma tutto rigorosamente concertato con i cittadini mettendo in campo lo strumento del referendum. La sfida di Alemanno in un prossimo futuro molto vicino sarà quella di sfatare «il tabù dei grattacieli» cercando di indorare la pillola a chi storce il naso con il fatto che costruendo in verticale si eviterebbe di rosicchiare altri gesti di agro romano. «I territori agricoli sono sacri per noi – ha detto oggi il sindaco – per cui dobbiamo fare in modo che nella ricostruzione delle periferie ci sia un grande sforzo di demolire e ricostruire per densificarle e per renderle più compatte e paradossalmente più vivibili». E sui grattacieli: «Non c’è l’obbligo a farli o non farli: devono far parte di un ragionamento architettonico complessivo e anche di un referendum popolare. Queste scelte devono anche confrontarsi con quello che è il sentimento popolare e la percezione dei romani della loro città».

E a chi parla di una unità di misura verticale che coincide con il ‘cupolonè di San Pietro, Alemanno risponde pronto: «Nella città storica c’è una unità di skyline e si può tenere il cupolone come punto di riferimento più alto, Nell’estrema periferia, a diversi chilometri di distanza, farvi riferimento è retorico». I grattacieli colmerebbero inoltre «quell’edilizia molto dispersa e bassa cresciuta senza regole in periferia, stavolta prevedendo servizi», assicura l’ assessore all’urbanistica Marco Corsini. Intanto partirà a luglio, come ha annunciato ieri il sindaco Gianni Alemanno a Milano all’Eire (The International Event of Mediterranean Real Estate) un bando sulla costruzione nella zona periferica di Pietralata di un quartiere residenziale destinato all’housing sociale, in particolare a giovani coppie con figli, pronto per il 2013. Chi vincerà il bando dovrà realizzare tutte le opere di urbanizzazione, strade, piazze, verde pubblico e privato, una scuola materna e orti urbani. Riceveranno punteggi più alti coloro che presenteranno progetti qualitativi dal punto di vista architettonico, ambientale e dell’ambiente urbano. Gli alloggi saranno assegnati all’inizio del 2013. Si tratta di uno dei primi e dei maggiori programmi di housing sociale, a totale carico dei privati, ad essere attivato in Italia.