GAY AGGREDITO, TELECAMERE FORSE HANNO RIPRESO TUTTO

01/06/2010 di

Hanno agito nel buio, convinti di non essere individuati, ma qualche telecamera in strada potrebbe aver registrato la loro furia contro il giovane omosessuale che hanno aggredito a pochi passi dal Colosseo, la notte tra martedì e mercoledì scorso. Hanno il fiato sul collo i 4-5 aggressori del ragazzo gay di 24 anni di Roma, il quale oggi ha presentato alla Digos una denuncia poi trasmessa alla procura di Roma, che indagherà per lesioni gravi. Ora è scattata la caccia alle immagini, anche se la polizia sta lavorando a tutto campo per acquisire testimonianze e tutti gli altri elementi a disposizione. Una telecamera posizionata all’altezza di un lampione sull’edificio di una scuola di fronte a via del Fagutale, luogo del pestaggio, potrebbe permettere di rintracciare gli aguzzini. Ma gli investigatori stanno verificando le registrazioni di varie telecamere in strada, anche se le immagini, potrebbero già essere state distrutte visto che per rispetto della privacy possono essere conservate per un periodo limitato di tempo e fino a un massimo di 24 ore. Dopo aver presentato questa mattina la denuncia alla Digos di Roma, la vittima, con occhiali scuri e sul volto ancora i segni della violenza, è tornato con gli agenti della questura sul luogo dell’aggressione. Il giovane ha ricordato quanto è accaduto ripercorrendo quei momenti passo dopo passo, quando stava per raggiungere le scale che portano in via Cavour. La speranza è che l’occhio elettronico sia riuscito a catturare ad ampio raggio tutto ciò che è successo quella notte intorno all’una e mezza. Ma la vicenda ha provocato anche uno strascico di polemiche sul piano politico. Dopo l’appello di ieri lanciato dalla vittima affinchè venga approvata una legge che istituisca il reato di omofobia, è arrivato il ‘nò del sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Sono contrario ad una legge sull’omofobia dal punto di vista complessivo, perchè avrebbe inevitabilmente dei contenuti ideologici. Sono invece favorevole ad una aggravante specifica per i reati di violenza – ha spiegato Alemanno -, una legge che introduce il reato di opinione può essere problematica per molti aspetti e quindi è inaccettabile». L’arcigay ha subito replicato: «Alemanno non dica no alla legge contro l’omofobia. Crediamo che approvarla sia, oggi, un preciso dovere da parte del Parlamento: un atto necessario e concreto per fronteggiare la violenza».