L’abate di Montecassino si dimette, il Papa accetta la decisione

Come Papa Ratzinger. L’abate di Montecassino, Dom Pietro Vittorelli, 51 anni, si è dimesso dal suo incarico. Una scelta obbligata, per motivi di salute. Era alla guida della celebre Abbazia in provincia di Frosinone da appena cinque anni e mezzo. Aveva preso il posto di monsignor Bernardo D’Onorio, diventato arcivescovo di Gaeta (Latina).
La decisione è stata ufficializzata dopo lunga riflessione e una lettera inviata a Papa Bergoglio, che oggi ha accettato la rinuncia. Le voci su un suo abbandono erano già circolate da diversi giorni, ma erano state smentite dalla Diocesi di Montecassino. Oggi l’annuncio alla comunità religiosa e monastica nella Sala del Capitolo dell’abbazia, che ora è sede vacante. «Una decisione molto sofferta», riferisce chi in queste ore è stato vicino all’abate. Poco più di un anno fa una crisi cardiaca con conseguenze neurologiche lo aveva costretto a un lungo ricovero prima al Policlinico Gemelli di Roma, poi in Svizzera, in una clinica riabilitativa. Sei mesi lontano dalla sua abbazia, tra la preoccupazione dell’intera comunità religiosa del comprensorio di Cassino. Il suo rientro era stato salutato con grande entusiasmo.
Ma per Dom Vittorelli, che nei giorni scorsi aveva partecipato a Londra alla cerimonia per il 60/o anniversario dell’incoronazione della Regina Elisabetta, gli impegni si sono rivelati troppi e insostenibili, considerate le sue condizioni fisiche. E così ha deciso di lasciare. Proprio come aveva fatto papa Benedetto XVI poco più di tre mesi fa.
«Ad un anno dall’evento che ha cambiato la mia vita – ha detto Dom Vittorelli con la voce rotta dall’emozione – debbo comunicare la mia irrevocabile decisione di lasciare l’incarico di Abate e Ordinario della Diocesi di Montecassino per dedicarmi alla piena riabilitazione del mio stato di salute. Ho messo, in questo tempo, tutto l’impegno per non far mancare guida e servizio a questa Chiesa ed alla Comunità Monastica. La mia salute e le terapie che mi sono richieste non mi consentono di continuare sui due fronti». Tante le reazioni alla notizia delle dimissioni dell’Abate di Montecassino, numerosi i messaggi giunti a Dom Vittorelli. Per il sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, si tratta di « una scelta di grande coraggio che proprio per questo va rispettata. Con questa decisione, Dom Pietro ha confermato il suo grande senso di responsabilità, posponendo i suoi interessi personali a quelli dell’Abbazia e della Diocesi di Montecassino».
E se per il senatore Francesco Scalia (Pd) l’abate è stato «un punto di riferimento», il consigliere regionale Marino Fardelli (Udc), presidente del Consiglio comunale di Cassino, augura a Dom Vittorelli «di poter trascorrere il prossimo futuro nella serenità e nel riposo più assoluto, tali da garantire una guarigione più celere. La comunità sarà vicina a Dom Pietro in questo difficile e delicato momento». Colpito dalle dimissioni dell’Abate anche il presidente della Camera di Commercio di Frosinone, Marcello Pigliacelli.
«Pur provando tanta tristezza- ha commentato – comprendo la decisione presa dall’abate, che ha ricoperto il suo ruolo con grande coraggio, dignità, forza e onestà». Intanto all’Abbazia di Montecassino arriva come Amministratore Apostolico Dom Augusto Ricci, Priore del Sacro Speco di Subiaco e direttore della biblioteca statale del monastero di Santa Scolastica nella cittadina in provincia di Roma. Tocca a lui, adesso, guidare la Diocesi di Montecassino, fino alla nomina del nuovo abate.
Si vocifera una soppressione o uno smembramento dell’abbazia.