Rapporto Pendolaria, il calvario dei viaggiatori nel Lazio

18/12/2012 di
treno

Treni sovraffollati, disservizi e ritardi. E poi carrozze abbandonate, biglietterie scomparse nelle fermate mai presidiate, informazioni inesistenti. Questo lo scenario nel quale si muovono, nel Lazio, ogni giorno, circa 560 mila pendolari.

Una vera e propria odissea, raccontata da Legambiente nel rapporto “Pendolaria”, presentato con tanto di blitz davanti all’ingresso della Roma-Lido, una delle ferrovie più antiche e abbandonate della Capitale sulla quale viaggiano 90 mila cittadini al giorno, il numero più alto del Lazio dell’intero Paese.

«Ridicolo e immobile: lo stanziamento di risorse aggiuntive della Regione Lazio per le ferrovie per il 2011 è stato una miseria di 35,1 milioni di euro, lo 0,13 del bilancio regionale come per l’anno precedente, una delle peggiori situazioni nazionali. Il 2012 è̀stato un ennesimo anno difficile per la vita dei pendolari nella nostra regione, con un taglio del 3,7% del servizio e aumenti del 15% dei biglietti e degli abbonamenti».

Racconta senza mezzi termini Legambiente Lazio nella nuova edizione del “Rapporto Pendolaria”. Tutti i numeri del trasporto pubblico, con la situazione e gli scenari, sono stati presentati stamattina a Roma con un blitz di fronte all’ingresso della Roma–Lido. Numeri da brivido, tanto più se si considera che nel Lazio viaggiano un quinto dei pendolari in Italia: 560 mila cittadini sui 2,9 milioni (19,3%) che si muovono nel Paese ogni giorno transitano sui 1.379 km delle ferrovie laziali, un numero che Š quasi raddoppiato rispetto al 2008, quando erano 400mila (+40%), e che fanno piazzare la nostra regione al secondo posto della classifica per numero di pendolari subito dopo la Lombardia.

«Una cifra che nel 2015, se non prima vista la crisi – sottolinea Legambiente- stimiamo diventerà di quasi 700mila persone al giorno, ai quali si aggiungono gi… oggi 104 milioni di viaggiatori annui dei mezzi regionali su gomma per 9.000 corse al giorno».

«Le istituzioni raccolgano il grido d’allarme dei pendolari che Legambiente rilancia, stop ai tagli al servizio, a chi si candida a governare il Lazio chiediamo di approvare subito una legge regionale per i pendolari che destini l’1% del bilancio della Regione ai 560 mila cittadini che viaggiano ogni giorno a Roma e nel Lazio – ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Nel Lazio come in tutto il Paese si continuano a favorire le strade, nonostante sia chiaro che quelle opere non si realizzeranno mai e mentre è chiaro che il trasporto pubblico su ferro è una nuova grande utile opera pubblica del secolo, contro traffico ed inquinamento e per ridurre le emissioni di CO2 e battere il riscaldamento globale. Bisogna subito mettere mano alla qualità dei binari, delle stazioni, dei treni, dei mezzi, i trasporti regionali soffrono da troppo tempo la mancanza di investimenti adeguati»