Province, da Frosinone parte la protesta contro le fusioni
Sindaci, amministratori comunali, politici e semplici cittadini. Saranno in centinaia oggi pomeriggio dalla Ciociaria a raggiungere Roma per la protesta organizzata contro il decreto che taglia le Province e che nel Lazio accorpa quella di Frosinone con Latina e quella di Viterbo con Rieti. Da Piazzale Europa,a Frosinone, partiranno diversi pullman diretti davanti al Senato.
Le delegazioni dei Comuni saranno presenti con i rispettivi gonfaloni. È prevista la presenza di molti dei novantuno sindaci per la rivolta simbolica delle ‘forcinè (quelle utilizzate dalle donne ciociare per fermare i capelli), che saranno esposte davanti al Senato perchè « per i piccoli dittatori – ribadisce il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani – non servono i forconi, bastano le forcine». Annunciata anche la partecipazione di amministratori di altre città del centro Italia. Alla manifestazione si uniranno inoltre tanti lavoratori della Videocon di Anagni (l’azienda dove si producevano cinescopi, dichiarata fallita nei mesi scorsi), che si porteranno davanti al Senato dopo l’incontro in programma alla Regione sulla vertenza della loro fabbrica. Una mobilitazione forte per dire no al decreto del governo che fa perdere a Frosinone anche il ruolo di città capoluogo.
«Se il Governo si fosse degnato di confrontarsi con chi, ogni giorno, ha a che fare con la realtà delle amministrazioni locali, anzichè limitarsi a proporre legiferazioni di emergenza per riforme epocali – attacca il presidente della Provincia Antonello Iannarilli – ora non saremmo a questo punto di impasse».