Fiat di Cassino, gli operai: vogliamo nuovi modelli

15/09/2012 di

La Fiom chiede al governo di convocare l’azienda mentre i lavoratori vanno avanti tra preoccupazione e incertezza. Nello stabilimento Fiat di Cassino, nel frusinate, i timori non svaniscono. Anzi, dopo che il Lingotto ha ridimensionato il piano ‘Fabbrica Italià, comunicando che il progetto e’ da rivedere, tra i lavoratori l’ansia aumenta.

Anche oggi i 3.900 operai della principale fabbrica della provincia (con l’indotto gli occupati della Fiat salgono a circa diecimila) sono rimasti a casa, come avviene ogni lunedì e venerdi da dopo le ferie estive. Due giorni di cassintegrazione tutte le settimane fino al 9 ottobre per fronteggiare il calo delle vendite.

Le maestranze chiedono una svolta: vogliono nuovi modelli (la Lancia Delta, la Giulietta e la Bravo, prodotte a Cassino, non tirano più tanto sul mercato) da produrre nello stabilimento frusinate, venticinquesimo al mondo nel settore auto e unico in Europa ad avere un sistema logistico integrato.