Neonato morto, interrogato un medico dell’ospedale San Giovanni
«Ho saputo che era successo qualcosa solo dopo il 29 giugno e ho sentito il dovere di avvisare la direzione sanitaria». È quanto affermato da Massimo Cao, direttore del nido del reparto di neonatologia dell’ospedale San Giovanni di Roma ascoltato oggi dal procuratore aggiunto Leonardo Frisani nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del piccolo Marcus de Vega per la somministrazione di latte nella flebo. L’uomo, assieme ad altre venti persone, indagato per omicidio colposo.
Cao, assistito dal suo avvocato Vito Mazzarelli, non ha mai avuto in cura direttamente il piccolo Marcus poichè gestisce il nido che è separato dal reparto di terapia intensiva dove vengono ricoverati i prematuri. Il medico, nel corso dell’interrogatorio durato poco più di un’ora, ha spiegato di aver appreso di quanto avvenuto nel reparto di terapia intensiva solo dopo il 29 giugno, giorno in cui è morto il piccolo. La direzione sanitaria, in seguito alla segnalazione di Cao, ha allertato la Procura di Roma inviando il 3 luglio un primo rapporto su quanto avvenuto. «Il mio assistito ha solo fatto il suo dovere ed oggi ha chiarito la sua posizione – spiega il difensore – davanti ai pm. Nel corso dell’interrogatorio Cao ha ricostruito quanto avvenuto chiarendo ogni aspetto». L’infermiera, autrice dell’errore materiale dello scambio del flacone, dovrebbe essere convocata in Procura dopo Ferragosto.