Spending Review, Regione Lazio boccia il provvedimento

19/07/2012 di

Il Consiglio regionale del Lazio si schiera contro il decreto sulla spending review. E con un ordine del giorno approvato quasi all’unanimità dà mandato alla presidente dRenata Polverini per «porre in essere tutte le iniziative necessarie nei confronti del Governo e del Parlamento e finanche a livello di impugnativa costituzionale, per dimostrare l’insostenibilità economica e sociale e l’inefficacia della spending review».

La governatrice parla già di un ricorso alla Corte Costituzionale sulla questione Province. Mentre il presidente dell’Aula Mario Abbruzzese punta i riflettori sui lavoratori: «È impensabile mettere sul lastrico 2500 persone, chiudere di punto in bianco le società in house». Il documento viene approvato dall’aula al termine di un lungo dibattito in cui gli unici a votare contro sono i Radicali. In Consiglio regionale è presente Polverini con la sua giunta, ad assistere centinaia di lavoratori delle società regionali. Tanti che i badge disponibili non bastano per tutti. L’odg punta il dito contro le norme che riguardano la sanità, il trasporto pubblico locale, l’assetto istituzionale e quelle «che ledono la salvaguardia del mantenimento dei livelli occupazionali nella Regione Lazio». Soddisfatta la Polverini secondo la quale l’approvazione dell’odg «ci rende più forti nella battaglia che dobbiamo combattere pere evitare tutti gli effetti negativi di questo provvedimento. Sono molto orgogliosa di questo consiglio regionale che, al di là di tante polemiche e della giusta posizione di maggioranza e opposizione, quando c’è da compattarsi per far sentire forte la voce della Regione, dimostra una disponibilità che va assolutamente apprezzata». Esterino Montino, capogruppo Pd, principale partito d’opposizione illustra «la proposta fatta durante il dibattito, che poi sarà la stessa proposta emendativa che i senatori del Pd faranno al senato: cambiare l’articolo 4 lasciando la possibilità alle Regioni e agli enti locali di scegliersi il tipo di organizzazione e società, dando solo un obiettivo di quantità risparmio». «È facile prevedere che se saranno confermate le anticipazioni più o meno ufficiali in materia, nel Lazio sopravvivrà la sola provincia di Frosinone», dice Polverini che annuncia: «Le evidenti contraddizioni e le altrettanto palesi violazioni delle prerogative che la Costituzione assegna alle Regioni costituiranno un robusto ricorso da parte della Regione Lazio alla Corte Costituzionale». La governatrice non usa mezzi termini neanche quando parla di sanità: il rischio è creare «un divario proprio nell’accesso al fondo del sistema sanitario nazionale e quindi al diritto alla salute tra le Regioni virtuose e quelle non virtuose. Di fatto si dividerebbe veramente l’Italia in due, Nord contro Sud. La Lega non c’è riuscita, ci auguriamo non ci riesca il governo tecnico». In serata è previsto l’incontro in giunta regionale con i parlamentari del Lazio per studiare le prossime mosse.