Lavoro, a Roma il primo festival della formazione

01/06/2012 di

Giovani dai 14 ai 17 anni che frequentano gli istituti di formazione, molti dei quali di ispirazione cattolica, per imparare i mestieri più vari: dalla meccanica alla ristorazione, dall’acconciatura al lavoro edile, fino alla pasticceria e alle competenze per diventare idraulici o elettricisti. Questo il profilo dei circa sei mila giovani che si sono ritrovati oggi, da tutta Italia, al Circo Massimo di Roma, per ‘C’è qualcosa di piu«, il primo festival della formazione professionale, organizzato da Confap in collaborazione con Forma.

E così, per tutto il giorno, centinaia e centinaia di giovanissimi metteranno in pratica ciò che hanno imparato: tutti in maglietta verde, dividendosi l’arena dove anticamente si svolgevano corse di cavalli e quadrighe, o battaglie navali con veri e propri eserciti di gladiatori e prigionieri di guerra. Già da questa mattina c’era chi tirava su un piccolo tratto di muro, chi preparava ‘squisitì cannoli freschi, chi riparava motociclette e chi, in uno degli stand più visitati, era riuscito a trasformare la carrozzeria di una vecchia Fiat 500 in un tavolo da biliardo.

La fiera, che conta circa 55 stand per 22 ambiti professionali, resterà visitabile fino alle 19 di questa sera, quando si concluderà con uno spettacolo e un concerto. Ad inaugurare e visitare l’iniziativa stamani i rappresentanti degli enti locali: il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti e l’assessore al Lavoro della Regione Lazio, Mariella Zezza. Con loro anche l’assessore provinciale al Lavoro, Massimiliano Smeriglio e quello capitolino alle attività produttive, Davide Bordoni. »In questo momento – ha detto Alemanno rivolto ai ragazzi – diamo un messaggio di speranza: vogliamo dirvi che si può trovare lavoro, un lavoro creativo, ma questo dipende da quanta formazione avrete. Noi non vogliamo il precariato, è una cosa negativa, terribile, che allontana la possibilità di farsi una casa o una famiglia. Noi vogliamo costruire gradini che portino al tempo indeterminato. Vogliamo che il lavoro per i giovani sia creatività e che questi mettano la loro forza al servizio di un’idea e di un valore«.

»Oggi al Circo Massimo – ha commentato invece Zingaretti – c’è un’esplosione della vita e del futuro dell’Italia. La formazione professionale è sempre stata importante ma lo è in particolare in questo momento, perchè è un antidoto straordinario alla dispersione scolastica, perchè è ciò che serve all’Italia in questo momento: buon lavoro, lavoro tecnico, manuale, lavoro che aiuta il nostro Paese a stare nella competizione mondiale. La formazione professionale deve tornare ad essere uno dei pilastri del nostro sistema produttivo. Nelle facce di questi ragazzi, che spesso vengono da situazioni complesse, c’è serenità, voglia di combattere e intelligenza e sarebbe un crimine deluderli. Vogliono imparare un mestiere per riaccendere il motore dell’Italia«.

L’intero Circo Massimo con giovani ed autorità si è fermato per un minuto di silenzio in memoria della studentessa uccisa a Brindisi e delle vittime del sisma in Emilia.