Ragazzo morto a Nettuno, tre medici a giudizio
Rinviati a giudizio 4 medici di neurochirurgia dell’ospedale S. Camillo di Roma per la morte di Domenico Petrillo, un giovane bagnino di Nettuno che nel settembre 2009 era stato ricoverato in seguito ad una caduta avvenuta mentre trasportava un pattino.
Nell’impatto il ragazzo di 17 anni aveva subito – era stato detto inizialmente, ma la diagnosi è contestata dalla Procura di Roma – la frattura di due vertebre cervicali. Domenico Petrillo avrebbe compiuto 18 anni la settimana successiva. Una delle accuse nei confronti dell’equipe medica riguarda proprio il fatto che l’intervento chirurgico a cui era stato sottoposto non sarebbe stato necessario. Secondo i periti della Procura che, dopo le indagini del Commissariato di polizia di Anzio sull’incidente, aveva disposto l’autopsia della salma, il giovane non avrebbe subito la frattura delle due vertebre ma solo la rottura del legamento traverso per la quale non è indicata la chirurgia. Domenico Petrillo sarebbe morto poche ore dopo per un infezione derivata dall’intervento. Di diverso parere sulla gravità delle condizioni del ragazzo, invece, i medici che lo hanno operato. La prima udienza è fissata per l’11 luglio.