Roma/Studenti sfidano il divieto di cortei, la polizia carica

04/11/2011 di

Proteste, scontri e tensioni con le forze dell’ordine per circa trecento studenti, quasi tutti minorenni. Il piazzale della stazione Tiburtina di Roma, paralizzata per diverse ore, ieri è diventato per un giorno il teatro della mobilitazione dei liceali capitolini, che hanno tentato di sfilare in una manifestazione non autorizzata verso il centro, violando l’ordinanza anti-cortei del sindaco Alemanno e l’assenza di autorizzazione della Questura.

Ma i ragazzi hanno impattato contro i cordoni delle forze dell’ordine, subendo cariche di alleggerimento dopo aver tentato di forzarne il blocco. E ora la Cgil annuncia un ricorso al Tar contro il divieto di sfilare nel centro storico per un mese, che era stato imposto da una delibera del Campidoglio all’indomani degli scontri del 15 ottobre. La protesta, annunciata da giorni, è cominciata ieri mattina, quando alcuni studenti del liceo Virgilio hanno occupato per alcuni minuti corso Vittorio Emanuele, nonostante la Questura ieri avesse ribadito che «scendere in piazza senza preavviso potrebbe esporre a responsabilità penali, civili ed amministrative». Ma già davanti a diversi istituti gli studenti hanno protestato per essere stati «identificati senza un motivo dalle forze dell’ordine» e per «scene di blindati davanti ai licei del centro della città». L’appuntamento per i manifestanti era il piazzale della stazione Tiburtina. Che in poco tempo è andata in tilt: la fermata Tiburtina della linea B della metro è stata chiusa, così come quella degli autobus, mentre alcune linee sono state deviate. Circa trecento studenti si sono concentrati sotto il ponte della tangenziale e i ragazzi hanno tentato di sfilare in corteo non autorizzato forzando il blocco delle forze dell’ordine. Da lì sono partite le cariche. Dopo poco gli studenti hanno anche hanno tentato di occupare il cantiere della stazione, danneggiando una recinzione di ferro e sono stati allontanati con altre cariche. Poi ore di tensione e guerra di nervi con i contingenti che cinturavano la zona. Sul posto sono giunti anche alcuni genitori, a sostenere la protesta dei propri figli, e alcuni politici e parlamentari per mediare. I ragazzi hanno lasciato il piazzale uscendo alla spicciolata, filtrati dalla presenza delle forze dell’ordine e identificati dalle immagini della polizia scientifica. Poi un gruppo di un centinaio di studenti è sfilato da via Tiburtina fino alla Sapienza. Una volta ristabilita la calma, è stato lo stesso sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a commentare gli episodi di oggi.«Per fortuna non si è trattato di grandi incidenti – ha commentato – e mi dispiace, sinceramente, che la forza pubblica sia dovuta intervenire perchè abbiamo il massimo rispetto per gli studenti e per il loro diritto a manifestare».

Per il sindaco «ci sono delle regole che tutti debbono rispettare». Ma secondo il presidente della Provincia Nicola Zingaretti «le cariche contro gli studenti sono un errore, figlio di un altro gravissimo errore. Come abbiamo detto fin dal primo momento, impedire i cortei è una decisione sbagliata e destinata a produrre tensione». La Cgil di Roma e Lazio ha invece definito l’ordinanza «illegittima e deleteria», annunciando un ricorso al Tar, contro un provvedimento «più dannoso che risolutivo».