Mafie nel Lazio, nasce una task-force per contrastare il crimine

28/10/2011 di

Contro la criminalità organizzata e gli episodi di violenza nella Capitale e nel Lazio, la Procura della Repubblica di Roma mette in piedi una task-force interforze, coordinata dal responsabile della Dda Giancarlo Capaldo. Un gruppo di lavoro che ha come obiettivo quello di monitorare e contrastare la presenza della criminalità organizzata a Roma e nel Lazio con l’adozione immediata di misure di contrasto personali e patrimoniali.

All’incontro di piazzale Clodio oggi hanno partecipato, oltre allo stesso Capaldo, il procuratore Giovanni Ferrara, il direttore della Dia Alfonso D’Alfonso, il questore di Roma Francesco Tagliente, il comandante provinciale dei carabinieri Maurizio Mezzavilla ed il comandante provinciale della Guardia di Finanza Ignazio Gibilaro. L’istituzione del tavolo di lavoro, alla luce dei recenti fatti di sangue avvenuti nella Capitale e dell’approvazione del nuovo codice antimafia, avrà l’obiettivo di contrastare e colpire non solo i componenti delle organizzazioni criminali, specie quelle a sfondo mafioso, ma anche i loro patrimoni. Le nuove norme antimafia consentono infatti l’adozione di misure di prevenzione che permettono di intervenire anche sulla gestione dei patrimoni confiscati. Proprio ai primi di ottobre il sostituito procuratore antimafia Maurizio De Lucia aveva lanciato l’allarme di una «nuova Banda della Magliana» che sta creandosi nella Capitale.

«Nelle periferie romane – aveva detto – operano delle bande medio-piccole che stanno lottando tra loro per il territorio. Le vincenti saranno quelle che presteranno servizi alle grandi mafie. Gli omicidi avvenuti a Roma dall’inizio dell’anno non sono episodici ma bisogna leggerli in una chiave strategica». Anche il procuratore capo Giovanni Ferrara, qualche giorno dopo, aveva parlato di una violenza «eccessiva e incontrollata».

L’ultima sparatoria in strada a Roma risale a metà settembre a Tor Bella Monaca, quando rimase ferita una bimba di 10 anni. Due uomini aprirono il fuoco contro un pregiudicato che stava parcheggiando l’auto. Solo due giorni prima un giovane di 21 anni era stato ferito da un uomo che, col complice a bordo di uno scooter, gli aveva sparato. Quella appena trascorsa è stata un’estate ‘roventè per la Capitale sul fronte criminalità: il 23 agosto venne ucciso nel quartiere di Morena il giovane volontario della Cri, Edoardo Sforna; la notte prima a Centocelle, c’era stata una sparatoria in mezzo alla strada con il ferimento di un marocchino per motivi legati allo spaccio di droga; risalgono a fine luglio le sparatorie in strada a Primavalle – dove un uomo venne gambizzato -, e a Casal Bruciato – dove fu ferito un 33enne. L’11 settembre scorso, al Portuense, si è consumato un inseguimento a colpi di pistola: l’aggressore, 37 anni, è stato preso e arrestato subito mentre la vittima, 21 anni, si è presentata dopo ore alla polizia. Il 5 luglio, infine, l’agguato a Flavio Simmi nel quartiere centrale di Prati: il 33enne fu crivellato da sette colpi sparati da due individui in moto, sotto gli occhi della sua compagna.