Roma, indagini a tutto campo sul falso allarme bomba

08/08/2011 di

Uno scherzo di pessimo gusto oppure l’opera di un mitomane. Sembra essere questa la tesi degli investigatori che indagano sulla vicenda del falso allarme bomba di ieri al Colosseo, dove sul primo anello è stato trovato un barattolo di acqua ragia, riempito a metà, con una batteria da nove volt da cui fuoriuscivano due fili elettrici che non poteva nŠ incendiarsi, nŠ tantomeno esplodere. L’indagine, comunque, prosegue ‘a tutto campò. A trovare il barattolo era stato, verso le 17 di ieri, Antonio Mastromarino, un volontario della protezione civile. Ma nonostante tutto oggi, l’Anfiteatro Flavio è stato ripopolato di turisti, che affollano il monumento. Sul fronte investigativo, dove si indaga per procurato allarme nei confronti di ignoti, gli investigatori stanno cercando ‘l’ago nel pagliaiò di turisti che nelle ore precedenti al ritrovamento affollavano il Colosseo, anche attraverso le immagini esterne all’anfiteatro Flavio. L’ipotesi è che qualcuno, una volta all’interno del monumento, potrebbe aver gettato oltre le transenne, lungo il percorso turistico, all’interno di una buca di circa un metro, il barattolo di latta con l’acqua ragia, grande come quello dei pomodori, con del nastro argentato che legava una batteria e due fili neri che spuntavano: un’accozzaglia di oggetti che assomigliavano a una bomba, ma soprattutto un ‘finto ordignò del tutto innocuo. È per questo che potrebbe trattarsi con molta probabilità di uno scherzo, che però è costato momenti di panico per centinaia di persone. Ad esplodere è stata invece la polemica sulla sicurezza di punti sensibili come i monumenti artistici della Capitale. Oggi sono stati gli stessi turisti a mettere alla prova a proprio modo il sistema di ‘sicurezzà, che definiscono «inesistente». «Tenendola d’occhio a distanza, ho provato a lasciare, sul primo anello, la mia borsa incustodita per oltre venti minuti, ma nessuno se ne è accorto. Tanto che sono andata a riprendermela – ha spiegato una turista – Una prova che tutto è possibile all’interno dell’anfiteatro. E visto che non ci sono controlli, chiunque potrebbe lasciare sul posto qualunque cosa». Ma la maggior parte dei turisti, soprattutto stranieri, ignoravano l’episodio di ieri. «Non ne sapevamo nulla – ha risposto un gruppo di statunitensi – speriamo che ora la sorveglianza sia più attenta. Non è possibile lasciare in maniera inosservata qualcosa che assomigli a una bomba».