Regione Lazio, si pensa al taglio dei costi

22/07/2011 di

Dieci commissioni permanenti contro le attuali sedici e due straordinarie al posto delle attuali quattro. E poi addio ai monogruppi – i gruppi composti di un solo consigliere – e forse anche ai vitalizi. In tempi di critiche feroci alla ‘castà sarebbe questa la ricetta che la Regione Lazio avrebbe intenzione di servire in tavola per ‘mettere a dietà la macchina amministrativa. Con il rischio però di scatenare un maremoto, in primis nella maggioranza: a vacillare, dicono voci insistenti in Consiglio, ci sarebbe persino il voto di provvedimenti come il Piano casa o l’assestamento di bilancio.

Gli obiettivi di massima del taglio sono stati discussi nel pomeriggio nel corso di una riunione tra i capigruppo di maggioranza, il presidente del Consiglio Mario Abbruzzese e la stessa governatrice Renata Polverini. Si sarebbe parlato, tra le altre cose, anche di un pacchetto di proposte avanzato dal centrosinistra. Si parla di accorpamento delle commissioni, che solo pochi mesi fa erano state portate da 16 a 20, ma anche di un altro tema caro non solo all’opposizione, cioè quello dei monogruppi, ma ci sarà da discutere. C’è chi, da una parte e in maggioranza, preferirebbe ‘congelarè l’attuale situazione bloccando però la formazione di nuovi monogruppi e chi invece (il centrosinistra) opterebbe per una soluzione radicale: si taglino anche quelli attuali. Si parla inoltre dell’abolizione dei vitalizi: una delle ipotesi è quella di adottare il «modello Emilia-Romagna, con la loro trasformazione in pensioni all’Inps». Ma il tema più dirompente è quello dell’accorpamento delle commissioni: chi dovrà rinunciare all’ambito ruolo di presidente? Per ora, naturalmente, si tratta solo di ipotesi, ma già qualche nome circola. Il ‘tagliò più indolore, si ragiona, sarebbe quello di Giovanni Di Giorgi (Pdl), attuale presidente della commissione Mobilità. Appena eletto sindaco di Latina, prima o poi dovrà lasciare il suo seggio. Sarebbe inoltre in bilico anche Olimpia Tarzia, presidente della commissione Scuola: eletta con la Lista Polverini, ha poi fondato il gruppo autonomo Per, una condizione che, in un riequilibrio, potrebbe metterla a rischio. Nel capitolo commissioni speciali, invece, almeno una dovrebbe rimanere alle opposizioni: tra Marco Di Stefano (Pd) e Filiberto Zaratti (Sel), il primo a capo della commissione Roma Capitale, il secondo alla Sicurezza, sembrerebbe in pole il primo. E sicuramente sarà dura la resistenza di Romolo Del Balzo (Pdl): la commissione speciale Giochi olimpici e grandi eventi potrebbe essere tra quelle accorpate ad altri organi. Sta di fatto che la sola ipotesi di accorpamenti – per i quali servirebbe una modifica del regolamento consiliare, ma che potrebbero essere ‘anticipatì politicamente anche in assestamento – sta creando già reazioni dure in seno alla maggioranza, che aspetta da mesi, tra l’altro, anche parecchie nomine. Nodi che potrebbero esplodere (e clamorosamente, si vocifera), in sede di Piano casa o addirittura di assestamento di bilancio. Intanto, proprio nel giorno in cui maggioranza e opposizione cercano un dialogo sui costi della politica, il centrosinistra mette sotto accusa Renata Polverini, arrivata in elicottero a Rieti per inaugurare la Fiera mondiale del peperoncino. Il verde Angelo Bonelli si interroga sulla sua credibilità, mentre l’Idv di Vincenzo Maruccio chiede chiarimenti su che tipo di elicottero fosse. Secondo il Pd Enzo Foschi, si tratta di «scene da fine impero». All’arrivo a Rieti con un elicottero, Polverini (rpt «un elicottero, Polverini») risponde a una domanda di un giornalista sul mezzo utilizzato: «Non ho nulla da spiegare. Pago tutte le spese che faccio. Non troverai nemmeno una cena a mio carico. L’importante è che non vado con i soldi pubblici». Più dura la risposta dell’ideatore della Fiera, l’ex deputato Guglielmo Rositani, che insulta il giornalista e minaccia di prenderlo a schiaffi.

  1. Taglio ai costi?
    …..Menoche mai i tagli alla casta!!!

    E’ per questo che, la presidentessa FRANGETTA NERA per raggiungere RIETI da ROMA (km 100 circa) anziche’ utilizzzare il treno o le linee extraurbane o la propria automobile percorrendo la ss salaria,ha utilizzato un ELICOTTERO DELLA PROTEZIONE CIVILE ,costo andata e ritorno presumibile oltre i 10MILA euro.

    Come se non bastasse la presidentessa, dai modi educati appresi al porto di Civitavecchia e tra gli scaricatori dei mercati generali, non ha dato risposta sull’uso dell’elicottero offendendo chi gli ha posto il quesito, con l’appoggio di un altro “ben educato” funzionario RAI che ha prontamente minacciato il cronista con promessa di schiaffi ed epiteti.

    Naturalmente i due carabinieri testimoni del trattamento riservato al cronista, anziche’ denunciare i due esponenti della buona educazione, non hanno esitato a chiedere i documenti al povero cronista.

    …..POLVERINI con te! Specie se gli paghi il volo in elicottero!!!!

  2. a sinistra e centro non sono da meno, son solo più discreti, ma il sistema è uguale.
    Oramai queste modalità fanno parte della sottocultura italiana regredita e diffusa già dagli anni 80.