La Lazio giocherà all’Olimpico, scontro con il Coni

24/06/2011 di

La Lazio giocherà la prossima stagione all’Olimpico. Il Coni, forte di una decisione in suo favore del tribunale civile sulla questione affitto dello stadio, ha concesso il nulla osta per l’utilizzo alla società biancoceleste, che potrà iscriversi al campionato. È questo l’unico dato positivo di una giornata dominata da una violenta contrapposizione tra il presidente della Lazio, Claudio Lotito, e la massima istituzione dello sport italiano, che avrà strascichi anche giudiziari. «Quella del Coni a livello giuridico si chiama estorsione». È stato uno sfogo da cartellino rosso, un’entrata a gamba tesa la frase che Lotito ha pronunciato in mattinata in merito alla querelle sul contratto d’utilizzo dello stadio Olimpico. «Non ho mai udito un dirigente sportivo, peraltro consigliere federale, esprimersi in questo modo nei confronti della massima istituzione dello sport italiano», ha risposto il numero uno del Coni, Gianni Petrucci, che ha subito dato mandato ai propri legali di «tutelare in tutte le sedi competenti l’immagine, il decoro, la dignità, il buon nome dell’Ente e dei suoi dirigenti». Ad allontanare a dismisura le parti nell’ultimo periodo è stata la questione del rinnovo del contratto di gestione dell’Olimpico, che Lotito vorrebbe ridiscutere dopo aver pagato il debito pregresso di poco superiore ai due milioni di euro. Per il Coni, però, il contratto per la prossima stagione è già stato firmato dallo stesso Lotito e, non appena il debito verrà saldato, sarà attivo. La questione pratica si è risolta a metà giornata, grazie alla decisione del tribunale civile di Roma di accogliere l’istanza presentata proprio dal Coni sul debito maturato per il canone di affitto dell’impianto. Grazie al via libera del tribunale, al Foro Italico hanno infatti la «ragionevole certezza di soddisfazione del credito e pertanto la squadra di Lotito può iscriversi al campionato in base alla convenzione d’uso accettata il 28 aprile scorso». Risolto il nodo economico, però, resta adesso in ballo quello legato alle durissime dichiarazioni rilasciate da Lotito al termine dell’incontro col prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro. Il presidente biancoceleste, infatti, uscendo dal Palazzo della Provincia dove ha sede la prefettura, si è scagliato contro il Coni che «si sente al di sopra di tutto e di tutti» e «ignora le ragioni della Lazio, ritenendo di potere abusare della sua posizione di potere derivante dall’essere proprietario dell’unico stadio di calcio esistente a Roma». «Il Coni non può dire ‘o accetti queste condizioni oppure non giochì – ha dichiarato Lotito -: questo tipo di atteggiamento, a livello giuridico, si configura come un’estorsione e noi ci faremo valere nelle sedi opportune». Parole che hanno fatto letteralmente infuriare Petrucci: «Da un imputato per frode sportiva davanti ad un Tribunale della Repubblica, questo è un bel messaggio di onestà intellettuale. Su un’unica cosa però sono d’accordo con Lotito. Andiamo davanti ad un giudice e vedremo chi avrà ragione». Insomma, per un campo da gioco si finirà nella aule di un tribunale, con Lotito che però rischia di dover passare anche per quelle della giustizia sportiva. Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ha infatti già trasmesso alla Procura federale copia delle agenzie di stampa con le dichiarazioni del presidente della Lazio. La contestazione nei suoi confronti sarebbe di aver violato l’articolo 5 comma 1 del codice di giustizia sportiva che proibisce «ai soggetti dell’ordinamento federale di esprimere pubblicamente giudizi o rilievi lesivi della reputazione di persone, di società o di organismi operanti nell’ambito del Coni, della Figc dell’Uefa e della Fifa».