Gra a pagamento, è di nuovo polemica
Rispunta l’inviso balzello del pedaggio sul Gra e su altri raccordi, ed è di nuovo bufera politica, con il governo che, a detta del leghista Roberto Castelli, non intende fare retromarcia, mentre la Regione (Renata Polverini) e la Provincia di Roma (Nicola Zingaretti) sono uniti nella battaglia per difendere i cittadini dall«ingiusta tassà. Della partita è anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno che già a suo tempo aveva fatto sapere come la pensa dicendosi pronto a sfondare con la sua auto il casello. E si registra una spaccatura nella maggioranza perchè il Pdl, con il sottosegretario Francesco Giro esclude drasticamente che si voglia »la replica a Roma dell’Ecopass di Milano, una tassa – sottolinea – non solo percepita come ingiusta ma organizzata e gestita in modo maldestro«. Intanto il segretario de La Destra, Francesco Storace, chiede una »forte risposta istituzionale del Campidoglio«, perchè – dice – »se il leghismo contagia il Gra si è superata la decenza. Che ci stiamo a fare – si domanda – nell’aula Giulio Cesare? Lo dico senza ironia al sindaco: è l’ora dei gesti veri«. E c’è chi come l’assessore alla Tutela dei consumatori della Regione Lazio Teodoro Buontempo (La Destra), propone una »disobbedienza civile di massa«. È accaduto che il viceministro per le infrastrutture, il leghista Roberto Castelli, in serata ha espresso parere negativo in commissione Ambiente della Camera a una risoluzione del Pd sottolineando che il governo è intenzionato ad andare avanti sui pedaggi per le strade a gestione Anas. »Le Camere – ha sottolineato Castelli – avevano già votato sì l’anno scorso al decreto che istituisce i pedaggi«. Una decisione, quella del governo, che ha scatenato la rabbia del Pd che con Michele Meta ha parlato di »accanimento terapeutico contro i pendolari«. Il capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, ha quindi chiesto al Governo »di rinunciare ad una nuova tassa ingiusta e di destinare il 50% dell’importo delle multe per limiti di velocità alla manutenzione e sicurezza delle autostrade Anas«. Per la Democratica Raffaella Mariani »la verità sulle intenzioni del governo sui pedaggi si svela con grande chiarezza e nonostante i goffi tentativi di Alemanno e Polverini e di altri esponenti del Pdl del Mezzogiorno, le mani nelle tasche dei cittadini ce le mettono eccome!«. Le parole del viceministro Castelli »non ci spaventano e non bastano ad arrestare la nostra determinata battaglia contro l’ulteriore tassa che il Governo Bossi-Berlusconi intende far pagare ai cittadini di Roma«, ha detto anche il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. »La Lega – ha aggiunto – fa solo propaganda politica e ancora una volta offende Roma e tutto il nostro territorio. Non bastava la barzelletta dei Ministeri a Milano o la storiella del trasferimento della Consob nel capoluogo lombardo, pur di averla vinta i leghisti si aggrappano tenacemente a un inutile balzello che graverebbe solo sulle tasche, già impoverite, dei cittadini«. I pedaggi sul Gra di Roma »sono semplicemente ingiusti«, gli ha fatto eco il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che ha aggiunto: »Non sorprende la posizione della Lega,coerente con i rigurgiti antiromani degli ultimi tempi. La Regione Lazio resta contraria all’introduzione di questa tassa iniqua, prevista nel decreto 78, e proseguirà al fianco delle altre istituzioni locali una battaglia a tutela dei pendolari del Lazio«.
a napoli in tangenziale si paga…perchè non anche a Roma?