Terremoto a Roma, la profezia che non esiste

10/05/2011 di

Conto alla rovescia verso domani 11 maggio, data della fatidica previsione del terremoto a Roma. «Sotto la città non si sono mai verificati forti terremoti», ha detto il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi, e in questi giorni sismologi e geologi non fanno che ripetere che «Roma non è a rischio sismico». Ma la paura sale lo stesso e all’Ingv è un crescendo di telefonate ed e-mail.

Chiamano persone di tutte le età: «c’è chi ha paura di uscire di casa o di prendere la metro, chi chiede che cosa deve fare», racconta la sismologa Concetta Nostro. «Molti vorrebbero una smentita, ma non possiamo farlo: sarebbe come fare a nostra volta una previsione», aggiunge. Le voci sono agitate, c’è chi sa che non è vero, ma ha paura ugualmente e vuole essere rassicurato. Sono allarmi ingiustificati, osservano i sismologi, perchè negli ultimi mille anni a Roma non sono mai avvenuti forti terremoti. Per Boschi è tutto molto «triste»: «il grande interesse per i terremoti in Italia – rileva – si accende solo quando qualche personaggio esotico fa previsioni, ma se si parla del grande e serio problema italiano, che sono le costruzioni, allora non c’è nessun seguito».

Non tranquillizza nemmeno il fatto che la ‘profezià del terremoto dell’11 maggio a Roma non esiste: Raffaele Bendandi, l’autodidatta di Faenza scomparso nel 1979 e al quale la previsione è attribuita, «non ha mai fatto questa previsione e i suoi stessi seguaci hanno smentito che abbia mai affermato qualcosa di simile», spiega Antonio Meloni, dell’Ingv. «Quello che sappiamo – aggiunge – è che una piccola attività sismica a Roma è presente e che piccoli terremoti possono avvenire spesso» (se ne contano una trentina l’anno nella provincia). Hanno in media una magnitudo di 2,3 o 2,5, sono quindi molto lievi. «Non c’è nessun motivo per cui domani non possa esserci un terremoto di questo tipo, ma si tende a escludere l’arrivo di un grande terremoto perchè Roma non è una zona sismica», osserva ancora Meloni. Quanto all’influenza di Sole, Luna e pianeti sui movimenti della crosta terrestre, sulla quale si sono concentrati i calcoli di Bendandi, «questo fenomeno – prosegue Meloni – non può essere escluso a priori. Il problema è che tutto deve essere quantificato e dimostrato». In generale, comunque, si ritiene che l’apporto dei corpi celesti sia molto lieve, quasi «insignificante».

Domani i ricercatori dell’Ingv apriranno i loro laboratori e la sala sismica alle scuole e a chi vuole conoscere più da vicino i terremoti. Ogni ora, inoltre, pubblicheranno video e aggiornamenti su YouTube. Nella stessa giornata il dipartimento di Scienze della Terra dell’università di Roma La Sapienza aprirà le porte agli studenti: «ci rivolgeremo soprattutto ai giovani per trasmettere loro un messaggio scientificamente corretto», spiega il direttore del dipartimento, Gabriele Scarascia Mugnozza. «Circolano troppe superstizioni, mentre i ragazzi dovrebbero basarsi sul ragionamento».