Primo Maggio, concertone e satira in “par condicio”

«Siamo qui per lottare per un diritto al lavoro sicuro e giusto, perchè ogni anno non si contino tutte quelle morti bianche. E perchè l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro». Così il conduttore Neri Marcorè, ha aperto il Concertone di piazza San Giovanni ricordando che il Primo Maggio nacque a seguito della manifestazione del 1886 a Chicago per chiedere una riduzione dell’orario di lavoro, repressa dalla polizia. Marcorè ha ricordato che è «un Primo Maggio speciale perchè dedicato all’Unità d’Italia».
Ha fatto cenno poi alla par condicio spiegando che «ogni volta che si sentirà parlare di centrodestra bisognerà parlare di centrosinistra. Ed ogni voltà che si parlerà di piazza San Giovanni, bisognerà citare tutte le altre piazze».
«È una festa che vede uniti gli italiani – ha concluso – festeggiamo e siamo felici». Marcorè, nel corso del Concertone, interpreterà la canzone «L’Immunità», rivolta al presidente del COnsiglio, e poi, per par condicio, si calerà nei panni di Antonio Di Pietro e successivamente di Pier Ferdinando Casini.
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