Movida a Roma, via ai controlli anti-alcol

03/04/2011 di

Debutta a Campo dè Fiori la nuova ordinanza anti-alcol della capitale, nella stessa piazza in cui neanche una settimana fa un gruppo di teppisti aveva malmenato un turista nell’indifferenza generale. A dare il via allo stop dell’alcol per strada, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che alle 23 ha iniziato un tour notturno per le zone della movida fino a Trastevere. «Non c’è nessun proibizionismo – ha detto il sindaco – ognuno può consumare quello che vuole, basta che non lo faccia in mezzo alla strada. Tra poco arriverà anche l’ordinanza antivetro». E solo a Campo dè Fiori, nella prima mezz’ora dall’entrata in vigore dell’ordinanza, sono fioccate ben sei multe a carico di cittadini che bevevano in strada. «Ho chiesto subito al prefetto di coordinare l’intervento delle forze di Polizia e di far vedere le divise – ha annunciato Alemanno – si comincia oggi ma non è un fatto momentaneo. Ci sarà questa presenza ogni sera dei weekend per tutta l’estate nei luoghi della movida. Questa sera c’è un grande coordinamento tra le forze dell’ordine, puntiamo a mantenere lo stesso ritmo». Nel giro a Campo dè Fiori, Alemanno ha incassato applausi ma anche una contestazione di una commerciante che ha gridato: «Grazie, sindaco, questa è la fine dei locali». Ma nelle piazze del centro storico, dove è scattato il divieto alle 23, sono tante le persone che non sanno nulla dell’ordinanza. Seduti ai tavolini dei locali, affermano: «Non ne sappiamo niente, quando inizia? In che consiste?». «Non sapevamo nulla di questa ordinanza – afferma Piero, un ragazzo di 27 anni che trascorre il suo venerdì sera proprio a Campo dè Fiori – però mi sento limitato, perchè io non ho mai fatto del male a nessuno e ora non posso bere neanche una birra per strada». «Neanch’ io sapevo nulla – gli fa eco Roberto, 45 anni – ma secondo me l’ordinanza non è giusta nè utile, perchè se uno si ubriaca in un locale e poi esce, può fare comunque del male…». Quasi unanime il coro dei commercianti, che si dicono contrari alla misura: «Da stasera non potremo vendere da asporto neanche nella carta. Il nostro – dice Sonia, una responsabile del bar Abika – che è un locale serio, si adeguerà, però vorrei ricordare che ci sono quei locali lontani dai riflettori che vendono sottobanco». «Quest’ordinanza per me significherà dimezzare il mio fatturato – dice un barista, sempre nella celebre piazza romana – i locali che hanno i tavolini all’aperto sono meno penalizzati, ma per me è un problema serio… vuol dire che andremo avanti a caffè!». «Non è colpa nostra se la piazza non è sorvegliata – dicono da Grill&Cafè in Via dei Giubbonari – quest’ordinanza non ci piace: ci costringerà a vendere di meno e a litigare con i clienti per non farli uscire dal locale».