Roma, accoltella figlia e si lancia nel vuoto uccidendola

28/03/2011 di

Dapprima l’ha accoltellata un paio di volte, poi l’ha presa in braccio e si è lanciata nel vuoto, dal quarto piano dell’appartamento dove vive, nella zona di Tor Pagnotta. Lei, di 46 anni, si è salvata, la piccola, di soli otto anni, è morta.

È la tragedia che si consuma alle porte della capitale, in una zona residenziale e tranquilla, in via Lombardo Radice, non distante dalla città ma comunque oltre il Raccordo anulare, a sera di una tranquilla domenica.

La donna e la bambina probabilmente erano da sole nell’ appartamento quando qualcosa deve essere scattato nella mente della madre. Avrebbe afferrato un coltello e con quello avrebbe colpito due volte la bambina. Poi, l’avrebbe presa in braccio e si sarebbe lanciata dal balcone, finendo nel cortile interno del comprensorio. È qui che gli inquilini e gli uomini dei soccorsi hanno trovato il piccolo cadavere e il corpo agonizzante della madre. La donna, secondo quanto si è appreso dalle prime informazioni, avrebbe avuto la bambina da un matrimonio naufragato, conclusosi con una separazione. Ma ora la donna sembrava essersi rifatta una vita dopo aver cominciato una nuova storia e una nuova convivenza con un altro uomo. Forse soltanto lei potrà descrivere le dinamiche sociali e psicologiche che l’hanno spinta al tremendo gesto, ma per questo dovrà salvarsi: e le sue condizioni, al momento, sono gravissime.

È stata immediatamente soccorsa e portata al vicino ospedale Sant’Eugenio dal personale del 118. Per il momento, ricostruire tutti i particolari della vicenda è il compito dei carabinieri del Nucleo radiomobile di Pomezia (Roma) e della stazione del Divino Amore, subito accorsi sul posto e che stanno conducendo le indagini sul caso.