Frosinone, chiuse tre case a luci rosse

15/01/2011 di

 Scoperte tre case di appuntamento in tre diverse zone, tutte centrali, del capoluogo ciociaro. A porre i sigilli agli appartamenti a luci rosse sono stati la scorsa notte gli agenti della Squadra mobile e della sezione Anticrimine della Questura di Frosinone. Scoperti 20 clienti che attendevano o si intrattenevano con ragazze. Tra questi impiegati, studenti, e un assistente parlamentare che è stato denunciato per millantato credito. Una donna cinese, ritenuta la gestrice delle case e che aveva lavorato per un periodo in un’azienda manifatturiera di Prato, è stata arrestata. Denunciato un suo connazionale di 40 anni che procacciava clienti alle prostitute. Queste, secondo quanto risulta agli investigatori, lavoravano anche in altre case chiuse che si troverebbero nella provincia di Frosinone e sulle quali sono ancora in corso indagini. Le tariffe oscillavano da 50 a 150 euro a seconda del tipo di prestazione richiesta. La polizia ha sequestrato anche diversi «attrezzi di lavoro». In Questura sono state condotte e identificate 10 giovani di nazionalità spagnola, dominicana, ecuadoriana, rumena e cinese.