Coronavirus, Roma e Lazio in trincea per arginare il contagio
Controlli intensificati, orari dei supermercati compressi (da oggi 8-30/19 tutti i giorni e al domenica chiusura alle 15), i parchi già chiusi. Ma non basta.
La sindaca di Roma Virginia Raggi, oltre a mettere sul piatto la questione dei poteri speciali «per gestire fondi dare risposte dirette ai cittadini», chiede più controlli alle stazioni di Termini e Tiburtina e una stretta su chi arriva con i treni. E questo perché ancora troppe persone giungono a Roma con i treni nei due scali principali della Capitale senza che siano effettuati adeguati controlli.
La sindaca, secondo quanto si apprende, vorrebbe fossero adottati nelle stazioni le misure già in vigore negli aeroporti, come la misurazione della febbre. Al momento le verifiche che vengono effettuate all’arrivo si limitano al solo controllo dell’autocertificazione richiesta dal Governo in caso di spostamenti.
Il Campidoglio inoltre sta anche predisponendo delle pattuglie di vigili urbani che dovranno diffondere messaggi audio ai cittadini per invitarli a restare a casa e a rispettare le prescrizioni anti-contagio. Intanto aumentano i controlli per sanzionare i trasgressori e sono stati rafforzati i presidi di forze dell’ordine e militari in possibili luoghi di assembramento. Ieri gli agenti della polizia locale hanno effettuato 25mila controlli per accertare 14 violazioni: tra questi cinque persone che bevevano caffè in un bar aperto e un ristoratore che stava servendo due persone. Sul fronte sanitario si registra un prevedibile aumento dei casi: ieri si sono aggiunti 117 casi di positività e cinque decessi, ma i guariti sono arrivati a quota 42. Quasi 2700 quelli che hanno terminato la quarantena. Dati che secondo il direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, disegnano una «situazione sotto controllo ma non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia».
Dall’analisi dei casi positivi da parte del Servizio Regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive – Istituto Lazzaro Spallanzani emerge che il 61% dei contagiati nel Lazio è di sesso maschile e il 39% di sesso femminile. L’età media è 59 anni. Il 32% è in isolamento domiciliare. I guariti ad oggi sono il 6%. Le classe di età maggiormente esposte sono: da 60-79 anni per il 36%, da 50-59 per il 21,7%, da 80-89 l’11,2% gli ultranovantenni sono l’1,8%. Il 10% dei casi è tra i 30-39 anni. Ad oggi il 51,2% dei casi risiede a Roma città, mentre il 21,9%, risiede nella Provincia di Roma. Il 9,4% a Frosinone, il 6,3% a Viterbo, il 5,3% a Latina, il 2,3% a Rieti e il 3,6% viene da fuori Regione.
Prosegue il lavoro della Regione per implementare posti letto e strutture ospedaliere con la rete di cinque Covid, di cui quattro sono già operativi e solo uno, quello che sorgerà al Policlinico di Tor Vergata, è in fase di allestimento. Una rete metterà a disposizione del Lazio oltre 1500 posti dedicati al Covid.