Safer Internet Day, polizia postale nelle scuole per spiegare i rischi del web

02/02/2019 di
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Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2019, che quest’anno si terrà martedì 5 febbraio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, ha organizzato workshop e dibattiti sul tema del cyber bullismo; si tratterà di un’edizione speciale del progetto Una vita da social che prevede workshop in contemporanea il 5 febbraio presso le scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani.

La Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà oltre 60.000 ragazzi in occasione del Safer Internet Day, con lo slogan “insieme per un internet migliore”.

L’obiettivo delle attività di prevenzione/informazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri, stimolando i ragazzi a costruire allo stesso tempo relazioni positive e significative con i propri coetanei anche nella sfera virtuale.

La sensibilizzazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia Postale e delle Comunicazioni e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, della Università e della Ricerca e l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza è assolutamente determinante.

Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet ormai celebrata in oltre 100 paesi, sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, anche gli adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro e responsabile del web.

Il “Safer Internet Day”  si rivolge quindi ai ragazzi e alle professionalità della scuola, agli insegnanti, agli operatori dell’informazione e del settore new media ma soprattutto si rivolge ai genitori che ignorano il più delle volte come aiutare i propri figli a non cadere nei pericoli della rete.

Oggi i ragazzi trascorrono in rete sempre più tempo; in rete studiano, si conoscono, intrattengono relazioni, giocano, acquistano, ascoltano musica, guardano film, in altre parole, sulla rete hanno una propria vita virtuale. In questo scenario diventa assolutamente necessaria la diffusione di consigli, suggerimenti ed indicazioni a giovani e genitori, finalizzata all’utilizzo consapevole del web ed alla conoscenza degli strumenti a disposizione per proteggersi dai rischi della rete. Prevenzione e formazione sono i mezzi attraverso cui la Polizia Postale si pone come obiettivo quello di consentire ai ragazzi di navigare in sicurezza”, dichiara Nicola Zupo, Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Lazio.

Nel corso del 2018 gli operatori del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Lazio hanno effettuato  incontri presso 320 Istituti Scolastici del Lazio, coinvolgendo 30.195 studenti, 2.994 genitori e 1.353 docenti e trattando argomenti come adescamento on line, truffe, furti di identità, cyber bullismo e hackering.

Ma l’impegno sul versante della prevenzione non si ferma mai;  nel mese di gennaio hanno infatti già incontrato 2.650 studenti e 178 genitori e sono già stati programmati fino al prossimo mese di marzo 60 incontri presso diversi Istituti Scolastici di Roma, Latina, Rieti, Frosinone e Viterbo.

Oltre alle innumerevoli iniziative volte a fornire le dovute informazioni sui rischi del web la Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Lazio nel 2018 ha espletato un importante attività volta a prevenire la commissione dei rati di propria competenza, in particolare, tra quelli che maggiormente coinvolgono i minori, in materia di contrasto ai reati informatici contro la persona (molestie, minacce, trattamento illecito di dati personali, accesso abusivo sui profili social network, stalking, sextortion e diffamazione on line) sono stati trattati 1.215 casi, monitorando oltre 8069 spazi virtuali e riscontrandone circa 177 con contenuti illeciti. Per quanto attiene al contrasto alla pedopornografia on line, sono stati centinaia i casi, alcuni dei quali hanno portato all’arresto di 5 persone ed alla denuncia in stato di libertà di 65 soggetti per detenzione condivisione di materiale pedopornografico, nel corso di tale attività sono stati inoltre visionati oltre 24.893 spazi virtuali.