Sperlonga, maxisequestro di 21 villini abusivi

Maxisequestro di 21 villini abusivi a Sperlonga. Il blitz di carabinieri e Forestale è avvenuto in via Tiresia, località Santilli. L’indagine prende il via dalle rivelazioni di un imprenditore nell’ambito dell’indagine per abuso d’ufficio e corruzione definita “Sistema Sperlonga” condotta dai sostituti procuratori presso il tribunale di Latina Valerio De Luca e Giuseppe Miliano, ma troverebbe conferma anche in un’altra inchiesta condotta dal sostituto procuratore Simona Gentile per difformità nei lavori realizzati. In via Tiresia sarebbe, infatti, dovuto sorgere un albergo e non i 21 villini interessati dal provvedimento di sequestro.
Nel registro degli indagati sono finite 28 persone con l’ipotesi di reato di lottizzazione abusiva. Tra queste Antonio Faiola e Massimo Pacini, entrambi responsabili in periodi diversi dell’ufficio tecnico del Comune di Sperlonga, il primo fino al primo dicembre 2009; Luca Faiola, 30enne del posto, nella qualità di progettista e direttore dei lavori del cambio di destinazione d’uso; Raffaele Iuliano, 40enne residente ad Aversa, amministratore della Truglia srl, amministratore di fatto e di diritto della società Immobildi (società proprietaria e committente dei lavori), amministratore della Idea srl, ditta esecutrice sia dei lavori di trasformazione del piano sottotetto inabitabile, nonché proprietario di una delle abitazioni poste sotto sequestro; Giovanni De Paola, 46enne di Aversa, in qualità di sottoscrittore per conto della Immobildi dei rogiti di vendita; Fabio Motti, 31enne di Aversa, in qualità di amministratore della Immobildi e sottoscrittore dei rogiti; Giuseppe Quarto, 46 anni, residente ad Aversa, nella qualità di legale rappresentante della Giulia Immobiliare sas acquirente di alcune abitazioni a seguito del recesso dalla società Immobildi.
Venti sono gli acquirenti degli appartamenti: diciassette campani, due di Gaeta, uno della provincia di Varese.
Ma no!… So solo dei bravi ragazzi di Aversa…
felice di melma…
Sistema LATINA ormai…..
Preghiamo perché Carabinieri Polizia Magistratura continuino nel loro arduo impegno nel non farci diventare provincia campana… Grazie, tenete duro e colpiteli sempre nei loro sporchi interessi! Vogliamo pulizia ed in galera collusi e corrotti, dopo avere ripagato la comunità dei danni fatti. Latina non è Campania, e ce ne vantiamo!
non c’è più niente da fare la politica è permeabile agli interessi mafiosi, ciò dipende dalla preparazione delle persone che fanno politica, se non hanno sufficiente cultura e coscienza saranno permeabili alla corruzione.
è inutile sperare, l’Italia è scivolata lentamente verso un sistema dove vige la regola della corruttela causa della vera crisi, per uscirne urge una rivoluzione culturale oppure sanguinosa.