Operai morti ad Aprilia, domani le autopsie

Saranno eseguite domani le autopsie dei due operai, Fabio Lisei e Roberto Papini, morti ieri all’interno della Kiklos di Aprilia, uccisi dalle esalazioni di sostanze tossiche sprigionate dalla cisterna su cui stavano per caricare del percolato dell’impianto di compostaggio. Sul decesso dei due autotrasportatori, dipendenti della ditta Mira di Orvieto, è stata aperta un’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore di Latina Luigia Spinelli.
Le indagini, condotte dai carabinieri del reparto territoriale di Aprilia, vanno avanti da ieri per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Ora si attendono i risultati degli esami effettuati da Asl e Arpa che consentiranno di chiarire quale miscela chimica sprigionata dalla cisterna abbia portato al decesso dei due uomini.
Intanto, la Procura di Latina ha disposto già ieri il sequestro dell’autocisterna dalla quale si sono sprigionate le sostanze letali. L’impianto della Kyklos invece, dopo alcune ore, ha ripreso le attività aprendo le porte ai camion che quotidianamente trasportano materiale. Per i due operai della ditta Mira, incaricata in subappalto della raccolta e dello smaltimento del percolato prodotto dall’impianto di Aprilia, quella di ieri era un’operazione di routine. Ma quando è stata aperta la cisterna del camion per caricare il nuovo carico i due hanno improvvisamente avvertito un malore e a nulla sono serviti i tentativi di soccorso di altri operai dell’impianto e poi delle ambulanze.
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