Indiani sfruttati a Latina, interrogazione parlamentare del Pd

17/05/2014 di
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«Abbiamo presentato oggi un’interrogazione parlamentare al Ministro del lavoro e delle Politiche sociali e al Ministro delle politiche Agricole sulla penosa condizione di lavoro dei migranti indiani sikh nell’Agro Pontino. Questi lavoratori fanno uso quotidianamente di sostanze stupefacenti e antidolorifici per alleviare la sensazione di fatica e stanchezza derivante da ritmi di lavoro massacranti, che li vedono impegnati per dodici e più ore sui campi, piegati durante le operazioni di semina e raccolta manuale di ortaggi». Lo dichiarano Khalid Chaouki, deputato PD e coordinatore dell’intergruppo Immigrazione e Marco Miccoli, deputato PD e membro della Commissione Lavoro.

«È essenziale – continuano Chaouki e Miccoli – che le autorità competenti intervengano immediatamente per individuare la rete di spaccio e porre fine a queste inaccettabili forme di sfruttamento. Il lavoro è un mezzo per condurre una vita dignitosa e garantirsi un futuro, non può certo divenire orrenda schiavitù, come quella a cui stiamo assistendo nell’agro pontino». «Per il futuro – chiariscono i due deputati – si impone una seria riflessione sugli obiettivi e sulle strategie da adottare per rendere efficace la lotta allo sfruttamento etnico, per evitare che provvedimenti tampone dalla scarsa incisività siano il solo risultato di una lunga lotta. Bisogna imporre una revisione delle attuali norme su immigrazione e contrasto al caporalato nel rispetto dello spirito che ha animato l’adozione di queste leggi». «Chiediamo ai Ministri di far luce su questa triste vicenda il rispetto dei diritti dei lavoratori in materia di orari, salario e condizioni di lavoro va tutelato e salvaguardato sempre, queste persone contribuiscono in maniera determinante all’industria agroalimentare, fiore all’occhiello dell’economia pontina, la politica non può dimenticarsi di loro», concludono Chaouki e Miccoli.

  1. Come sempre si guarda ai diritti degli stranieri e non a quelli degli Italiani.
    Se gli stranieri non sono contenti di tutto cio’ perche’ non tornano alle loro nazioni?
    GLI ITALIANI GUADAGNANO LA STESSA SOMMA E NESSUNO SI PREOCCUPA DI LORO( riferito ai giornali e ai politicanti). Questo non fa notizia?
    Secondo poi, se guadagnano cosi’ poco come fanno a comprare la droga?
    Facciamoci delle domande serie per favore.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E scrivete delle cose serie !!!!!!!!
    Chaouki e Miccoli , ma da dove sono usciti sti due fenomeni??????????

  2. Carissimi deputati Khalid Chaouki e Marco Miccoli la vostra proposta sarebbe più credibile se vi battete a non fare entrare gli indiani nel nostro Paese oltre il dovuto. E poi ammettiamolo: non credo che si drogano per il lavoro. Vi risulta che succede anche per gli italiani?. Voi, onorevoli deputati, quanto guadagnate al mese? Suppongo, per alleviare il disagio di questa gente, parte del vostro stipendio venga devoluto a loro. Ditemi che è così?

  3. Il loro problema è il loro paese. Mi risulta che il governo indiano spende milioni di euro per costruire bombe atomiche e lanciare razzi nello spazio. Se questi soldi venissero spesi per il welfare indiano, sicuramente starebbero meglio nel loro paese. Invece vengono a drogarsi in Italia. Con tutte le conseguenze che ne deriva.

  4. Ma perché non se ne tornano da dove sono venuti questi INVASORI! Governo italiano pensa agli italiani non agli invasori! RIDICOLI!

  5. Hanno cercato quattro indiani su trentamila che sono nella nostra provincia per affermare e dimostrare che tutti gli indiani si drogano. Redicoli. Se i due esponenti politici cercavano un po’ di visibilità, l’hanno ottenuta.

  6. Scusate signori Khalid Chaouki e Marco Miccoli, se vi stanno tanto a cuore i lavoratori indiani perchè non cominciate con il devolvere tutto il vostro stipendio di parlamentari, indennità comprese, in beneficenza per loro? Così veramente sareste credibili.
    Poi vorrei ricordare tutte le malattie che stì signori ci portano, come tubercolosi e scabbia, che da noi erano praticamente scomparse.
    Non ci dimentichiamo poi i guai che causano sulle strade!!!!
    E per finire perchè non fate un’interrogazione anche sul caso dei marò “trattenuti” in india?
    Quello che mi fa comunque più rabbia è che voi eletti da italiani e pagati profumatamente con denaro pubblico italiano, per tutelare gli italiani, pensate invece agli stranieri …
    Se foste in un altro paese col cavolo che vi rivoterebbero …
    INVITO TUTTI I VOSTRI ELETTORI A PENSARCI BENE ALLE PROSSIME ELEZIONI.

  7. Tanti anni fa, circa 40, quando ero bambino delle elentari il maesro (quelli come una volta) ci fece fare un tema con la domada se pensavamo che gli italiani erano razzisti.
    Ovviamente tutti scrivemmo che non eravamo un popolo razzista, ma anzi molto tollerante.
    Oggi però mi rendo conto che non siamo molto tolleranti, ma questo è ovvio: allora gli unici stranieri erano i vucumprà della spiaggia, mentre oggi i nostri politicanti, eletti da italiani diciamo sprovveduti ed ingenui, hanno permesso che si verificassero situazioni estreme, veramente pesanti ed ormai insostenibili, e ancora non si ci è deciso a porre un freno.
    Oggi, a causa sorattutto degli stranieri, abbiamo il caos nella nostra società: furti, violenze, non rispetto di norme e leggi, prepotenze, malattie infettive, ecc.
    E la situazione sembra destinata a peggiorare di giorno in giorno.
    E’ quindi ovvio che noi italiani ci riscopriamo razzisti, anche se la nostra indole non lo è, per cui capisco (e devo mio malgrado condividere) i commenti razzisti che vengono fatti.
    Sarebbe auspicabile che la classe politica, invece di prenderci in giro chiedendo inteventi (ovviamenti interessati per fini propagandistici ed elettorali) in favore degli stranieri, facesse veramente qualcosa di concreto per bloccare i flussi migratori illegali e rispedire indietro i clandestini.
    E’ ovvio che se non viene fatto ci saranno degli interessi per chi ci governa, credo a cominciare dalle nostre alte sfere, ed anche per gli interessi degli altri paesi europei forti, che ci usano per tutelare i propri interessi, il proprio ordine sociale e la propria sicurezza interna.
    Di questo passo arriveremo al tracollo sociale.

  8. Carissimi Khalid Chaouki e Marco Miccoli, perchè non accogliete a casa vostra qualcuno di questi poveri e sfortunati indiani?