Consorzio di Bonifica, sciopero a oltranza dei 130 lavoratori

I vertici del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino tentano di difendere il proprio operato, negando il buco milionario di cui si è parlato in questi mesi. Ma intanto i lavoratori annunciano lo sciopero a oltranza dal 18 aprile con l’astensione per l’intera giornata.
La decisione è stata comunicata ieri dai sindacati Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filbi-Uil che hanno inviato una lettera al Prefetto di Latina, al presidente e al direttore del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino. La scelta dello sciopero è stata maturata «a seguito della situazione aziendale e al perdurare delle incertezze circa il pagamento degli stipendi, in ritardo ormai dal mese di febbraio». Dopo tre mesi senza ricevere lo stipendio, i 130 lavoratori dell’Ente sono stanchi e demoralizzati. Già da lunedì hanno iniziato lo stato di agitazione che consiste nell’applicazione scrupolosa del contratto di lavoro. Buco milionario o no, i soldi non ci sono. E i lavoratori sono ormai esasperati.
applicazione scrupolosa del contratto di lavoro ? allora nessuno si accorgerà della differenza…..
Possono fare sciopero anche per un mese, tanto nessuno se ne accorge.
abbiamo le carcere di via Aspromonte piene zeppe di detenuti ad oziare a spese dello Stato, utilizziamoli per fare pulizia e manutenzione dei canali della bonifica.
@ kavalletta
…se si fermano le idrovore di mazzocchio per 15 minuti te ne accorgi eccome…oppure non vivi a Latina?
Cominciate a pulire i canali con badile, falce e forcone, come si faceva una volta, e poi scioperate!
Ma perché quando non erano in sciopero facevano qualcosa oltre a prendere lo stipendio mensile? °_°
quei pochi operai addetti alla reale manutenzione delle immense opere di bonifica hanno poca responsabilità sullo stato di degrado in cui versa il Consorzio, se è vero quel che si dice a Latina, cioè il numero dei dipendenti burocrati dietro le scrivanie è maggiore degli effettivi lavoratori è ovvio che va tutto in rovina! Come si può pretendere di far pagare la corretta tassa di bonifica o le varie utenze se lo stato in cui versano le opere idrauliche consortili sono in pessime condizioni?