Uccise il rivale in amore, pena ridotta a 14 anni

25/03/2014 di
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Scaricò 12 colpi di pistola contro colui che riteneva il suo rivale in amore, poi si costituì ai carabinieri consegnando l’arma del delitto. Quattordici anni di reclusione sono stati inflitti dalla I Corte d’assise d’appello a Mirko Pascale, 25enne di Castelforte (Latina), sotto processo perchè accusato della morte del 31enne Fiore Pandolfo.

Diciotto gli anni di carcere che gli erano stati inflitti in primo grado dal gup di Latina Nicola Iansiti, a conclusione del processo col rito abbreviato; il Pg Francesco Mollace oggi aveva chiesto la conferma di quella condanna. La diminuzione della pena in appello è stata motivata con la concessione delle attenuanti generiche prevalenti rispetto alle aggravanti contestate.

La tragedia avvenne nel piccolo centro del sud pontino di Santi Cosma e Damiano. Era il 18 febbraio 2012 quando, secondo la ricostruzione accusatoria, Pascale e Pandolfo si erano dati appuntamento per probabilmente un definitivo chiarimento tra loro. C’erano stati alcuni rancori personali dovuti alle presunte interferenze della vittima nella vita sentimentale del 23enne.

Pascale raccontò ai carabinieri che il rivale gli si era parato davanti, e lui, spaventato dalle minacce subite nelle ultime settimane, aveva afferrato la pistola che aveva con sè sparando contro Pandolfo l’intero caricatore. Secondo l’accusa all’origine di tutto c’era stata una donna che da qualche tempo Pascale frequentava e che la vittima gli aveva intimato di non vedere più.