Giornata contro le mafie, la storia della manifestazione di Libera

22/03/2014 di
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Nessuno si aspettava un’affluenza così grande. Latina è stata invasa da un esercito di 100.000 persone che hanno gridato forte il loro no alla criminalità e alla violenza delle mafie.

Una folla composta per la maggior parte da giovani, appartenenti ad associazioni cattoliche, laiche, moltissimi scout, tantissime scolaresche provenienti da tutta Italia, che hanno sfilato in ricordo delle troppe vittime di mafia.

L’appuntamento della giornata della memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie, è arrivato quest’anno alla sua 19° edizione.

È dal 1996 che Libera, insieme alle altre associazioni, organizza questa giornata, simbolicamente fatta ricadere il 21 marzo, primo giorno di primavera, perché la primavera è simbolo di speranza, di rinascita ma anche occasione di incontro con i familiari delle vittime di mafia, che più di tutti hanno subito e subiscono i dolori più grandi che, tuttavia, hanno trovato in questa giornata la forza di risollevarsi dal dramma, trasformando il dolore in azione di pace.

Nel 1996, la prima giornata della memoria è stata organizzata a Roma, toccando nel corso degli anni le città e le terre che subiscono quotidianamente il dramma e il dolore della violenza. Nel 1997 è la volta di Niscemi in Sicilia, poi Reggio Calabria, Corleone nel 1999, simbolo storico della mafia siciliana; ancora, Caserano, Torre Annunziata, Nuoro in Sardegna per dire a tutti che la mafia ha colpito anche l’isola sarda. Poi, Modena, Gela, di nuovo Roma nel 2005, Torino, Polistena, Bari, Napoli, Milano, Potenza, Genova e Firenze l’anno scorso.