Giornata contro le mafie, i ragazzi: “Questi eventi ci fanno bene”

22/03/2014 di
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Tantissime sono le persone e le storie che si sentono in mezzo alla folla; persone che hanno vissuto, direttamente o indirettamente, il dolore della mafia. Questa sfilata è un segno di speranza e di fiducia nel futuro e questo è confermato dalla consistente presenza di scolaresche, giovani e ragazzi che gridano il loro no alla violenza. Un grido che arriva da tutta Italia, in modo particolare da Taranto, dove una insegnante ha accompagnato una delle tantissime classi della scuola che, per l’occasione, si è spostata a Latina.

“Non è la prima volta che veniamo a una giornata della memoria. Siamo stati l’anno scorso a Firenze. Queste manifestazioni – afferma l’insegnante – ci fanno sentire bene; ci fanno sentire diversi dagli altri. Noi crediamo in quello che facciamo. Le mafie non si sconfiggono facilmente ma ritrovarsi per la marcia tutti insieme è bello e può portare qualcosa di positivo per il futuro”.

Alle prime file del corteo, poi, c’è una delegazione dell’osservatorio contro le mafie di Monza e della Brianza, “intitolato a Peppino Impastato”, dice un membro dell’osservatorio. “Il sistema politico – dice -rima negava la presenza della mafia al nord. Noi è da almeno un decennio che denunciamo questo fenomeno invece. L’osservatorio esiste ufficialmente da 5 anni, ma già prima lavoravamo in questo ambito”. Certo, cercare di far capire il fenomeno alla popolazione brianzola è stato un problema perché sono persone “individualiste, che pensano solo ai soldi – continua – ma noi siamo molto dinamici e mettiamo in campo parecchi eventi. Per noi essere qui significa avere un senso di vicinanza ideale e culturale nei confronti della legalità. Non ci può essere democrazia senza la legalità”, conclude.