Mafie, aumentano le minacce agli amministratori locali: tre casi a Latina

21/03/2014 di

Amministratori locali sotto tiro delle mafie anche nel Lazio: 15 atti di minacce o intimidazioni nel 2013, rispetto ai 5 del 2010. Lo denuncia il Rapporto «Amministratori locali sotto tiro» dell’associazione Avviso Pubblico, presentato oggi ai Musei Capitolini alla presenza, tra gli altri, dell’assessore ai Lavori Pubblici di Roma Capitale Paolo Masini.

Un aumento di oltre il 60% che pone la Regione al sesto posto a livello nazionale. Tra le province Roma è la più colpita con 6 atti, distribuiti tra la Capitale, Ardea e Colleferro. Tre ciascuno invece per Latina (tutti ad Aprilia), Frosinone (nel capoluogo e a Pontecorvo) e a Rieti (a Montopoli di Sabina e a Poggio Mirteto).

Per Masini «occorre accendere i riflettori su questi casi, nel Lazio si è passati da 5 a 15. La cosa peggiore è non stare accanto agli amministratori locali che non piegano la schiena. Il pericolo è essere lasciati soli: Angelo Vassallo è stato lasciato solo ed è successo quello che è successo».

La crescita del numero secondo l’assessore «può darsi sia data dal cambio di mentalità anche in politica, dove non si piega più la schiena, ma si ha un rapporto forte con i poteri forti, mettendo al centro il bene comune. Sempre più amministratori – conclude – stanno aderendo a questa linea».