Mercato coperto, nella nuova sede vendite crollate del 50%

A oltre due mesi dall’apertura della nuova sede del mercato coperto all’ex Consorzio agrario, è tempo di primi bilanci. Non certo positivi ascoltando le parole dei diretti interessati: i gestori degli stand.
“Abbiamo perso moltissimi clienti – spiega una titolare – in particolare i clienti abituali, molte signore anziane che frequentavano la vecchia sede, qui non ci vengono proprio. Alcune dicono che è troppo lontano, alcune addirittura non sapevano del trasloco”.
IL CROLLO DELLE VENDITE. In percentuale come si può quantificare il calo di vendite? “Parliamo di una cifra notevole – risponde – intorno al 50% di quanto vendevamo nella vecchia sede. Diciamo che non si lavora abbastanza dal lunedì al giovedì, mentre si lavora bene il venerdì e il sabato. Troppo poco per noi”.
La struttura è decisamente migliore rispetto a quella storica, tuttavia le lamentele non mancano. A partire dalle dimensioni degli stand: 5 metri contro i 15 della vecchia struttura. Ciò significa meno merce esposta e quindi meno vendite. Inoltre l’area riservata ai rivenditori di pesce è troppo isolata e scarsamente segnalata, tanto che alcuni clienti pensavano che il pesce non ci fosse più.
UNA SPA AL VECCHIO MERCATO? Circolano poi voci e leggende metropolitane sulla destinazione della sede storica. Molti sono scettici sulla reale intenzione di ristrutturare la vecchia sede per poi restituirla al mercato, una volontà confermata dal Comune. Addirittura qualcuno parla di una cordata di imprenditori cinesi che vorrebbe acquistare la vecchia sede per trasformarla in una moderna Spa, ma si tratta solo di voci che però testimoniano la diffidenza di alcuni operatori.
SERVE PUBBLICITA’. Intanto si pensa all’oggi. “Vorremmo – spiega una titolare – che questa sede fosse sistemata meglio, a partire dai pavimenti. E poi ci vuole maggiore pubblicità, la gente deve sapere che noi siamo qui tutti i giorni. I giovani purtroppo non comprano al mercato, preferiscono i piatti pronti. Noi dobbiamo puntare sulla qualità ma ci serve aiuto”.
….”La struttura è decisamente migliore”..forse non si conosce bene la normativa in materia, neanche un autocarrozzeria avrebbe ricevuto l’autorizzazione all’apertura con un simile pavimento in cemento grezzo che produce notevole quantità di polvere e non è per niente igienico per i generi alimentari esposti.Per non parlare dei depositi ove sono ubicate le celle frigorifero,ove sono ancora presenti pezzi di motori frigo e condizioni igieniche pietose. Non aggiungo altro augurandomi che anche questa struttura sia visitata al più presto dai NAS, perchè se la vecchia aveva carenze igieniche, anche l’attuale sede non è da meno….anzi.
E pensare che potevano avere un rimborso pari all’ultima dichiarazione dei redditi per il periodo che non potevano lavorare nella vecchia sede… chissà perché hanno rifiutato…
Non rompete le scatole ed iniziate a fatturare TUTTO, poi vediamo se siete sul serio in perdita.
I commercianti invece di ricevere il sindaco con il tappeto rosso e sborsare 20 euro a testa per offrirgli il buffet potevano tirargli i pomodori!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma sto sindaco fino ad ora ne ha combinata una buona?
E quelli che lo circondano?
Cirilli, Di Cocco, Tripodi, Calandrini, Tiero, Nasso, Malvaso………??????
Mahh
Sec me c’entra e non c’entra la nuova collocazione…ormai tutti i supermercati vendono la frutta e per velocità si preferisce comprare tutto da una parte..poi in una citta snob come lt..
A latina non va mai bene niente.
BRAVO sig. LIBERO.
ma se dopo 70 anni ancora non ti rinnovi e stai nella baracchetta al mercato coperto…cosa pensi di ottenere? ti si mangiano i grandi!! io abito a 300 metri dal mercato coperto, sia il vecchio che l’attuale…a meno che non vado li e trovo maxischermi, iniziative e cose carine, vado altrove…
ma chi hanno intervistato ? è sempre pieno, il sabato non si circola per la gente che c’è
non mi risulta che nella vecchia struttura ci fosse più gente, sicuramente il parcheggio qui è migliore, c’è anche qualche venditore nuovo, gli alimentari vanno benissimo
la roba almeno è fresca, non come quella porcheria che ti vendono ai supermercati
certo se uno è abituato ai surgelati, il discorso cambia, meglio fare i fighetti da ex Gusto e spendere 100 € per i finocchietti congelati del Giappone…….