Beni culturali e sviluppo economico, convegno a Priverno

16/03/2014 di
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Può il patrimonio storico, paesaggistico e produttivo del nostro Paese diventare un modello di sviluppo economico per le giovani generazioni? Il tema è al centro di un progetto di ricerca dell’Istituto per la conservazione e valorizzazione dei beni culturali (Icvbc) del Cnr finanziato dalla Regione Lazio (Direzione sviluppo economico ricerca innovazione e turismo). I primi risultati sono stati presentati nei giorni scorsi a Priverno.

La ricerca ha preso in esame in particolare le zone dell’alta Tuscia e dei monti Lepini affrontando tre temi chiave: occupazione giovanile, sviluppo imprenditoriale, identità culturale e territoriale, con un approccio molto ampio che ha riunito competenze diverse, dalla sociologia alla psicologia, dall’antropologia alla comunicazione, fino all’architettura. «Sono due aree della regione caratterizzate da un sistema patrimoniale poco conosciuto ma ricco e differenziato in termini di beni storico-artistici, paesaggistici, di produzioni locali ed esperienze museali», afferma Heleni Porfyriou dell’Icvbc-Cnr.

«Ogni soggetto coinvolto ha contribuito con approfondimenti specifici: come Icvbc-Cnr abbiamo effettuato
uno studio dei caratteri urbani e architettonici del territorio, con particolare riferimento alla città di Priverno,
dalla quale è emersa una generale richiesta di conoscenza e valorizzazione delle specificità dell’area, cui
abbiamo cercato di dare risposta organizzando delle “Passeggiate fuori porta”, come tentativo di riavviare il
“motore culturale” dell’area».

Altri progetti in fase di elaborazione pongono l’attenzione sul tema della partecipazione: tra questi, la messa a punto di una guida digitale che permetta di codificare e condividere il patrimonio culturale dell’area e di un portale web. Altre azioni ancora hanno riguardato il mondo della scuola con questionari volti a testare la conoscenza e i progetti dei ragazzi riguardo al loro territorio e incontri con i principali soggetti locali.

La tavola rotonda organizzata nell’ambito del convegno ha visto riuniti rappresentanti del mondo della scuola, dell’imprenditoria e dei beni culturali, il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio e la cittadinanza.