LATINA TRA LE CITTA’ PIU’ MOTORIZZATE

20/09/2007 di
Oltre 133 milioni di persone in più di 1.300 comuni, anche al di fuori dei confini dell’Unione. Sono questi i numeri della Settimana europea per la mobilità
sostenibile, cominciata il 16 settembre e che sabato 22 avrà la
sua giornata clou. E proprio per sabato, in 40 città italiane
si terrà la giornata senz’auto, in cui andranno «a piedi»  i
cittadini di centri urbani come Genova, Milano, Venezia,
Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo. Tutti insieme per dire
«no» al traffico e smog, i due principali problemi quotidiani,
secondo l’Istat, avvertiti dalle famiglie italiane nella zona in
cui abitano. Proprio al primo posto figura il traffico, indicato
dal 45,2% delle famiglie, seguito dai problemi di parcheggio
(41%) e dall’inquinamento dell’aria (40%).

 
Sabato i più fortunati approfitteranno della Giornata senza
auto per un giro sulle due ruote, altri invece faranno
semplicemente una passeggiata in centro. «A Venezia il sindaco
sarà in testa alla biciclettata da Mestre alla città
lagunare» afferma Antonio Dalla Venezia, presidente della
Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab). Secondo
quanto riferisce il sito ufficiale della mobilità sostenibile,
a Firenze nel pomeriggio ci sarà il blocco del traffico in
tutta la zona A della Ztl, mentre a Roma verrà dato il via
libera alla pedonalizzazione dell’area del Tridente, nella zona
del centro della capitale.

  Il problema dello smog è ormai strutturale per molte città.
Per questo secondo Legambiente «i sindaci non possono
continuare ad affrontarlo con interventi spot. Ormai tutti
concordano sul fatto che l’imputato numero uno dello smog in
città sia il traffico veicolare privato, per questo è
necessario ridurlo incentivando il trasporto pubblico». La vera
sfida, continuano gli ambientalisti, «è quella di ridurre il
numero di veicoli in circolazione che in Italia sono arrivati a
58 vetture ogni 100 abitanti portando il nostro Paese al primo
posto tra i paesi Ue per auto pro-capite». Intanto i
monitoraggi di Legambiente dei livelli di PM10 in 74 capoluoghi
di provincia italiani non sono confortanti: a fine maggio 2007
già il 60% delle città aveva superato la soglia dei 35 giorni
di superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi/m3, con
9 capoluoghi oltre il doppio del limite.

  Ma quali sono i capoluoghi più motorizzati? Secondo l’Istat
il primo è Viterbo con 753,9 auto ogni mille abitanti, seguito
da Roma (742,3), Latina (735,1), Olbia (734,7) e Frosinone
(715,9). I valori più bassi si riscontrano a Genova (464,8) e
Venezia (423,7). Di fronte a tante auto e in assenza di mezzi di
trasporto pubblico efficienti l’unica scappatoia diventano i
motocicli. Nel 2006 secondo l’Istat sono diventati 115,6 per
mille abitanti, con un aumento del 7,3% rispetto al 2005. Un
vero e proprio boom, se si considera che nel periodo tra il 2000
e il 2006 l’aumento dei veicoli a due ruote destinati al
trasporto di persone è pari addirittura a +56,7%, con una
variazione media annua del 7,8%.
  E con tanti mezzi in circolazione la prima a rimetterci è la
salute. Secondo uno studio realizzato da Organizzazione mondiale
della Sanità (Oms) e Agenzia per la protezione dell’Ambiente
(Apat) sono circa 9.000 i morti per inquinamento nelle grandi
città italiane ogni anno. In particolare in 13 città (Bologna,
Catania, Firenze, Genova, Venezia, Milano, Palermo, Pisa,
Ravenna, Roma e Torino) tra il 2002 e il 2004 c’è stata una
media di 8.220 morti l’anno per concentrazioni di Pm10 superiori
a 20 microgrammi a metro cubo. (ANSA)