Quattro Venti, la villa romana abbandonata al Circeo

14/12/2013 di
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Villa dei Quattro Venti a San Felice Circeo. Una villa romana di valore inestimabile, ma completamente abbandonata al degrado, il cui recupero è bloccato in una complessa vicenda burocratica, tra espropri mai ultimati e contratti non stipulati.

ESPROPRI “DIMENTICATI” E ABBANDONO. “Il Comune – spiega Luca D’Antrassi, un comproprietario del sito – ha provveduto a occupare il sito archeologico di cui siamo comproprietari. La complessa procedura ha avuto inizio nel 2004. Nel 2010 il Comune di San Felice ha emesso decreto di occupazione, finalizzata all’espropriazione poi avvenuta materialmente il 4.2.2011. L’intento del Comune era quello di istituire un parco archeologico attinente la villa romana attribuita a Marco Emilio Lepido. Il Comune ha fatto scadere inutilmente i due anni utili all’emissione del decreto definitivo di espropriazione. Non ha emesso nulla e da febbraio di quest’anno detiene il fondo illegittimamente (l’occupazione doveva essere tramutata in esproprio entro due anni). Facile immaginare le cause giudiziali e le migliaia di euro buttate in avvocati. Il risultato è quello che si vede nelle foto: abbandono, incuria, frane. Non vi è traccia dell’agognato parco archeologico: il sito è recintato e inaccessibile. Il Comune – continua il proprietario D’Antrassi – ha solo provveduto a tagliare l’erba, ma non nel piano terra”.

IL COMODATO GRATUITO. “Il paradosso di tutta la vicenda – continua D’Antrassi – è che da ormai nove mesi proprio per evitare altri ricorsi e ovviare all’inerzia del Comune noi comproprietari abbiamo predisposto un contratto di comodato gratuito. Secondo un calendario predisposto i visitatori possono accedere al fondo che ci viene restituito. Per due volte a settimana i visitatori possono godere di questa perla rara. Il Comune da parte sua ci restituisce il fondo e lo appresta per renderlo fruibile (agibilità, sicurezza, e tutto il necessario). A parole tutti i responsabili del comune di San Felice si sono detti convinti del contratto, infatti ormai è la forma migliore per contemperare l’interesse pubblico con quello privato. Eppure tutto tace, non si capisce perché ma tutto è immobile”.

LA VILLA. Vicino al centro storico di San Felice, lungo la strada che conduce al porto, si trovano i resti di una villa patrizia detta “dei Quattro Venti”, appartenuta, sembra, all’ex triumviro Lepido. Coinvolto nei giochi di potere del I secolo a.C., compagno d’armi di Silla, questo personaggio venne per così dire “scaricato” da Antonio e Ottaviano, che, non avendo più bisogno di lui, lo spedirono in esilio al Circeo. Lepido, comunque, poteva essere molto meno fortunato, considerando che la sua villa era immersa nella vegetazione e circondata da un panorama invidiabile. Tanto che ci rimase fino alla morte. Le coste del Lazio, come il Circeo, offrivano una dimora ideale, che permetteva di godere di un clima piacevole, di bellezze naturali e paesaggistiche notevoli, una cornice incantevole in cui dedicarsi al celebre “otium”, alla contemplazione, alle conversazioni con amici fidati.