Latina, nuovo piano del Commercio: più negozi in periferia

27/10/2013 di
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Approvato, con numerosi emendamenti, il nuovo piano del Commercio di Latina. Il documento definisce le zone del territorio comunale e le superfici dei negozi previsti nelle varie aree. Le attività di vicinato, non superiori a 250 metri quadri, sono compatibili su tutto il territorio. Mentre ci sono limitazioni per le medie strutture, tra 250 e 2.500 metri quadri; le grandi strutture, oltre i 2.500; i centri commerciali, anche questi superiori a 2.500 metri quadri.

Il documento prevede i procedimenti delle autorizzazioni e i requisiti necessari (come le superfici destinate a parcheggio in relazione a quelle commerciali). Il principio di massima è semplice: più ci si allontana dal centro storico, più aumentano le superfici.

Alcuni emendamenti tuttavia hanno modificato alcuni ambiti. Per il centro storico, l’ambito più tutelato, erano ammissibili solo superfici fino a 800 metri quadri (con deroga per ubicazioni al primo piano), limite alzato a 2.500 con esclusione dei centri commerciali.

«Tre sono le linee di novità – ha commentato il presidente della commissione Commercio, Ivano Di Matteo, al Messaggero – il mantenimento delle attività esistenti; la possibilità di apertura di nuove iniziative imprenditoriali che sviluppano nuova occupazione; la deroga alle norme urbanistiche nel centro storico, nei borghi e nella Marina per sviluppare, ampliare o avvicendare medie strutture. È un piano che vuole dare nuova linfa a un settore trainante per la nostra economia».

L’OPPOSIZIONE. Positivo il commento del capogruppo del Pd, Giorgio De Marchis: «E’ uno strumento utile, anche se ancora non sufficiente per avviare il rilancio del settore. Non è risolutivo, se non viene affiancato da altri interventi, come un moderno piano del traffico e, soprattutto, la realizzazione di una vasta area pedonale nel centro storico, che funga da volano al rilancio della vivibilità dello stesso e del settore commerciale. Un impegno recepito dal sindaco, che ha assicurato come la pedonalizzazione sarà portata in Consiglio entro la fine dell’anno».

Il consigliere del Pd Omar Sarubbo precisa: «Il piano deve avere un continuo aggiornamento, per divenire uno strumento utile a governare l’attualità». Secondo Enzo De Amicis (Pd) «non è stato posto il problema della salvaguardia delle caratteristiche del centro, dell’immagine ed il decoro di luoghi di particolare pregio e interesse storico e ambientale, nonché il problema della viabilità e la prevenzione dell’inquinamento. È solo un puzzle di elementi per tutelare degli interessi e porre il prima possibile fine a questo strumento urbanistico».

  1. tanto la gente continuerà a frequentare i centri commerciali. Uno su tutti.
    Gli altri posti rimarranno semideserti.