AEROPORTI: PRESTO SCELTA TERZO SCALO LAZIO, VITERBO FAVORITA?
Sembra essere Viterbo la favorita nella scelta del terzo scalo del Lazio, su cui convogliare i voli low cost e charter che oggi sono concentrati su Ciampino, dove l’inquinamento ambientale e acustico è giudicato ormai insostenibile.
La decisione tecnica sui tre aeroporti candidati – Viterbo, Latina e Frosinone – si conoscerà entro giugno ma le indicazioni emerse nel convegno «Il trasporto aereo nell’Europa delle
Regioni-Il sistema aeroportuale del Lazio», organizzato dal centri studi Demetra,
sembrano convergere a nord di Roma.
Regioni-Il sistema aeroportuale del Lazio», organizzato dal centri studi Demetra,
sembrano convergere a nord di Roma.
Una scelta preferibile, ha spiegato il presidente dell’Ente nazionale aviazione civile (Enac), Vito Riggio perchè «eviterebbe il sorvolo» della capitale «e l’interferenza con lo scalo di Fiumicino» considerando che «il traffico dei voli arriva da nord». Nella scelta del nuovo scalo occorre però considerare altri aspetti, ha osservato Riggio quali «chi è disposto a lasciare» liberi gli aeroporti militari, «quali hanno migliori collegamenti stradali e ferroviari, i costi per eventuali espropri». Aspetti su cui la commissione (composta da ministero dei Trasporti, Enac, Ente nazionale assistenza al volo, Aeronautica militare e Ferrovie) terminerà l’istruttoria «entro giugno», ha detto il ministro Alessandro Bianchi e che potrà essere «la base per le scelte politiche».
A far supporre che potrebbe essere Viterbo a vincere la sfida è stato anche il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Vincenzo Camporini, spiegando che scegliere Latina renderebbe indispensabile trasferire altrove la scuola dell’Aeronautica Militare. Da parte sua, anche il responsabile dell’ufficio unitario di rappresentanza Enac-Enav presso le istituzioni comunitarie ed europee, Pierluigi Di Palma ha rilevato che Viterbo eviterebbe «agli uomini radar dell’Enav problemi di interferenza delle rotte con il cielo di Fiumicino» e intercettare più facilmente il traffico di Ciampino che per il 70% proviene da nord.
Ma sia per Viterbo sia per Latina, "occorrerebbe un forte impegno economico per finanziare i collegamenti stradali e ferroviari da e per Roma" e la "piena operatività dello scalo slitterebbe di cinque anni". Di Palma ha quindi indicato Frosinone come "supporto e complementare al sistema aeroportuale romano", con un ampio bacino di utenza (Lazio meridionale, Molise, Abruzzo occidentale e Campania settentrionale) e un ottimo sistema di trasporti terrestre. Ma i problemi meteorologici di Frosinone, in particolare la nebbia, sarebbe un grande ostacolo.
D’accordo sulla necessità di un terzo scalo nel Lazio, vista la forte crescita degli aeroporti romani (in dieci anni +50% a Fiumicino che oggi riceve 30,2 milioni di passeggeri e +500% a Ciampino dove oggi transitano 4,5 milioni di passeggeri) anche in prospettiva, è l’amministratore delegato dell’Enav, Guido Pugliesi, che ha però insistito sul "ruolo strategico di Fiumicino, che va assolutamente potenziato con una ulteriore pista".