Confartigianato: piccole imprese vitali contro la crisi

07/07/2013 di
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Confartigianato ha presentato il rapporto annuale “Territorio 2013”, a cura dell’ufficio studi nazionale, che –ha dichiarato Ivan Simeone, direttore provinciale della Confartigianato Imprese Latina- evidenzia il “volto” del territorio tracciando un identikit delle piccole imprese e in particolare delle aziende artigiane.

Ne emerge una “fotografia” complessa che rivela gli effetti della crisi ma anche le grandi capacità e la vivacità che hanno in se le piccole imprese. Oggi le aziende artigiane e le piccole e microimprese, vero ed autentico modello di “imprese familiari”, sono il valore aggiunto del nostro territorio e possono essere lo snodo per una ripresa dell’economia locale se concretamente supportate. Le percentuali possono variare poco più o poco meno, ma determinante è la massa critica di una realtà produttiva locale.

I NUMERI. Le microimprese fino ai 10 addetti, hanno raggiunto quota 37.661 pari al 95,2 % sul totale delle imprese, con un livello di occupazione pari a 74.842 unità, per arrivare a 38.928 aziende se consideriamo quelle con meno di 20 addetti, pari al 98,4% delle imprese. Considerando poi il complesso delle piccole imprese, ovvero quelle con meno di 50 dipendenti, la percentuale sale al 99,5% pari a 39.384 unità con 104.755 occupati (81.4% degli occupati del territorio).

Solo le imprese artigiane registrate sono 9.438 pari al 16,4% del totale delle imprese locali. Ogni giorno, di media, nascono 3 imprese artigiane e, altro dato interessante è quello relativo all’imprenditoria femminile nella nostra provincia, che raccoglie un totale di 2.383 imprenditrici artigiane, mentre le “titolari” di aziende artigiane sono ben 1.400.

Sempre nell’ambito dell’artigianato pontino, gli imprenditori under 40 anni sono 3.947, mentre i “dipendenti” delle aziende artigiane sono 8.472 e arriviamo alle 18.695 unità considerando gli “occupati”.

Se andiamo a “guardare” i dati della disoccupazione under 25 nella nostra provincia vediamo che si aggira ad un tasso di disoccupazione under 25 pari al 40,3% e un tasso di occupazione under 25 pari al 21,5.

L’ indagine “Confartigianato” (i dati analizzati da Confartigianato nazionale provengono da Unioncamere, Istat, Movimprese, INPS, Banca d’Italia) fotografa anche “l’emergenza burocrazia”.

Secondo i dati, rilevati dall’ufficio studi della Confartigianato nazionale, la situazione non è certamente positiva. La durata complessiva dei procedimenti civili ammonta a 2.417 giorni. La durata complessiva del contenzioso tributario risulta essere di 972 giorni.

Un piccolo flash sul credito: gli sportelli bancari risultano essere 4,8 per ogni 1.000 unità locali e sembra essere un fenomeno in aumento. Il rapporto sofferenze-impieghi, in percentuale, risulta del 12,3.

Questi i dati – sottolinea Ivan Simeone- che rilevano un ruolo determinante per il nostro territorio della piccola impresa e dell’artigianato, con tutto il suo bagaglio di valori legati alla dimensione della “persona” e dell’azienda familiare. Molto di più il territorio potrebbe fare; le criticità si conoscono tutte (o quasi) e un contributo propositivo per dare una risposta all’attuale situazione di criticità potrebbe venire solo con una azione sinergica tra imprenditori, parti sociali e mondo della politica. Il nostro ruolo è quello di cercare –tra mille difficoltà- di supportare le nostre aziende. Questi sono solo “freddi dati” –conclude Ivan Simeone-, ad altri il compito di interpretarli politicamente.