Raee, a Latina 79 tonnellate di rifiuti elettronici

28/06/2013 di
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Nel corso della presentazione del Rapporto di Sostenibilità, redatto da Ecodom su tutto l’andamento della raccolta di Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) nel Lazio, i cui risultati sono stati illustrati oggi all’Auditorium di via di Ripetta, è emerso che a Roma sono state 3.343 le tonnellate di Raee gestiti (1.692 tonnellate di R1 e 1.651 tonnellate di R2) pari a 3.520.394 kWh di energia risparmiata e 37.236 tonnellate di CO?non immesse nell’atmosfera.

«Nel dettaglio – si legge nel rapporto – Roma città raccoglie 2.849 t, Roma provincia 494 t. Rispetto al 2011 il numero dei Raee che Ecodom ha ritirato dalle isole ecologiche della provincia di Roma e trattato è aumentato di circa il 39%, passa così da 1.875 a 2.849 t. Roma Città, mentre decresce leggermente Roma provincia, da 525 a 494 tonnellate. Viterbo, ha invece gestito 300 tonnellate di Raee, Frosinone 196 tonnellate. Seguono Latina con 79 tonnellate di Raee lavorate e Rieti con 77 tonnellate. Infine, 2012, Ecodom ha ritirato dalle isole ecologiche del Lazio e trattato circa 4.000 tonnellate di RAEE: 900 tonnellate in più (+27%) rispetto al 2011. Complessivamente, il Sistema Ufficiale Raee ha gestito nel Lazio oltre 14 mila tonnellate (+1,1% rispetto al 2011), per una raccolta pro capite di 2,62 kg: un dato che rimane al di sotto della media nazionale, attestatasi nel 2012 a circa 4 kg di Raee per abitante.

“Seppur lievi – ha commentato il direttore generale di Ecodom, Giorgio Arienti durante l’incontro odierno – i segnali di crescita registrati nel Lazio sono apprezzabili. Ma sono ancora ampi i margini di miglioramento. Da questo punto di vista sarà fondamentale, nei prossimi anni, da un lato, agire a livello nazionale attraverso una semplificazione della normativa vigente ed un aumento dei controlli, dall’altro puntare sulla sensibilizzazione dei cittadini. È essenziale, infatti, spiegare ai consumatori che i Raee vanno gestiti con cautela e ed è inopportuno consegnare questa tipologia di rifiuti a soggetti diversi da quelli individuati dalla legge, cioè gli enti locali Locali e i distributori”.