Greenbuilding, a Latina una palazzina alimentata da sole e vento

06/06/2013 di
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Latina continua a investire sull’edilizia sostenibile. L’ultimo esempio di architettura eco efficiente si chiama “Residenza Isabella” e si trova in via Bixio a Latina. Un esempio di Greenbuilding d’eccellenza, progettato dall’architetto Omero Marchetti, professionista impegnato nella diffusione della “cultura dell’abitare”, della progettazione di qualità e dell’efficienza energetica.

Marchetti ha già firmato la prima palazzina ecosostenibile di Latina, la “Residenza i cristalli” in via Frosinone. Ora si evolve con un’architettura attiva che racchiude il suo segreto nella particolare copertura vetrata, realizzata con oltre 50 moduli fotovoltaici integrati disegnati uno ad uno. Un altro elemento distintivo sono le micro pale eoliche sistemate sul tetto.

IL PROGETTO. Uno scudo fotovoltaico riveste la copertura fornendo 3 kWh a ciascuno dei dodici appartamenti di cui è composta la residenza, ai quali si aggiunge un ulteriore impianto da 12 kWh capace di soddisfare le esigenze energetiche condominiali.

Ma le prestazioni della copertura non si esauriscono così. Sotto lo spessore dei pannelli fotovoltaici è stata stesa una serpentina di tubi in alluminio che, grazie al velo di aria calda che qui si forma, permette di soddisfare le esigenze di acqua calda sanitaria, implementando contemporaneamente le prestazioni dell’impianto fotovoltaico.

Sei sonde geotermiche verticali profonde 100 metri integrate ai pannelli radianti a pavimento, copriranno le esigenze di acqua calda sanitaria e di climatizzazione, mantenendo il fluido termovettore (in questo caso l’acqua) a temperatura costante, per poter raffrescare gli ambienti in estate e riscaldarli durante l’inverno.

 L’energia pulita proveniente dal Sole che alimenta la residenza si inserisce in un quadro ben più ampio, che vede la progettazione passiva quale elemento cardine del progetto.

Se è vero che il primo passo per ottenere un edificio ad alte prestazioni è quello di risparmiare sui consumi, la possibilità di ridurre al minimo l’impegno energetico della climatizzazione estiva si presenta come una componente indispensabile. Per raggiungere questi obiettivi la residenza Isabella guarda alla cultura araba e campidanese, sfruttando le potenzialità offerte dal sistema a “torri solari”: grazie a quattro cavedi posti in corrispondenza del piano di copertura, l’aria esterna non polverosa o inquinata, viene catturata e veicolata fino all’ampia intercapedine ricavata sotto il solaio dei garage dove cede calore raffrescandosi, per poi essere convogliata verso gli appartamenti mediante altri quattro cavedi. Grazie a questo procedimentol’aria immessa nei singoli alloggi ha una temperatura vicina ai diciotto gradi che grazie ad uno scambiatore di calore aria/aria, sostituisce completamente gli energivori sistemi di climatizzazione convenzionali.

Una particolare carpenteria di sostegno realizzata ad hoc, funge da supporto per la doppia facciata,composta da uno strato esterno in cristallo blu e da uno strato interno trasparente, tra i quali si viene a creare un’intercapedine d’aria che, grazie al battere del sole sulla superficie colorata esterna, accumula calore. Inserendo due serrandine alla base e alla sommità della facciata, si attiva un moto convettivo che genera una naturale circolazione del flusso d’aria intero alla serra.

In questo modo durante il periodo invernale, l’aria fredda prelevata dal terreno verrà naturalmente riscaldata dal passaggio all’interno della serra, restituendo calore agli ambienti interni; mentre durante il periodo estivo il naturale flusso d’aria presente nell’intercapedine, contribuirà ad isolare gli alloggi dal caldo esterno.

Una volta ultimata, la Residenza Isabella potrebbe accogliere anche una serie di micropale eoliche, appositamente disegnate dall’architetto Marchetti ed oggi in fase di produzione e monitoraggio grazie all’impegno di una giovane società che, grazie a questo incarico, avrà la possibilità di mettersi in gioco nel vasto mondo della green economy. (Rinnovabili.it)

  1. Figo. Spero mettano qualche pannello e pala anche sulle palazzine già esistenti.

  2. Figo, si, ma non ne hanno venduto uno!6000euro al metro…nel momento peggiore…una pura opera d’arte…tutto qui…

  3. col vento di tempesta che c’è in giro….. evvai con l’energia

  4. Sarà pure un green building ma è architettonicamente orribile!!

  5. Sempre meglio dei palazzoni di Q4/Q5…o altri che stanno in giro per latina.

  6. una casa fatta interamente di cemento non è sostenibile visto che il cemento è la seconda produzione più inquinante del mondo dopo il petrolio… farci anche i muri, tutti, completamente in cemento, non è di certo una soluzione sostenibile!
    una casa piena di pannelli fotovoltaici è tutt’altro che sostenibile… il ciclo di produzione di questi, l’estrazione e lo smaltimento del silicio, è tutt’altro che sostenibile!
    apprezzabili comunque i sistemi passivi dello scambiatore di calore e della ventilazione… ma dispiace… questa non ha niente a che fare con la vera sostenibilità!

  7. andate a vedere cos’è il Solar Dechatlon per osservare veri edici ad impatto zero con particolare valenza architettonica! Ma cos’è sto schifo? Massa informe , ho seri dubbi anche per quanto riguarda l’esposizione solare degli ambienti , misto di materiali che non hanno nessuna simbiosi l’un l’altro… e poi quelle pale li sopra , ma dov’è l’are progettuale a Gardaland? Per carità… povero O.Frezzotti…