Avvocatessa di Terracina morta a Roma, nove indagati

02/06/2013 di
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Si indaga sulla morte di un’avvocatessa di Terracina, Maria Laura Faiola, deceduta all’ospedale San Camillo di Roma. Sono nove le persone indagate per accertare le cause del decesso. Un esposto è stato presentato dalle figlie della donna alla Procura di Roma, assistite dagli avvocati Angelo Palmieri e Marica Dotto.

LA RICOSTRUZIONE. Arrivata al pronto soccorso del Pertini, dove le fu riscontrata un’emorragia cerebrale, a causa di una complicanza respiratoria, la 67enne fu trasferita nel reparto di neurochirurgia del Forlanini-San Camillo, dove morì nel settembre del 2011. Il giorno del decesso una delle figlie entrò per farle visita ma la trovò priva di vita con i polsi legati alle sbarre del letto. Nell’esposto sottolineano l’impossibilità della donna di chiamare i soccorsi anche in virtù della recente tracheotomia, potendo quindi solo sussurrare. I parenti chiedono chiarezza, non solo sulle cause, ma sull’eventualità che la donna sia deceduta senza che nessuno se ne accorgesse. Le condizioni in cui era stata trovata, infatti, secondo la famiglia, presuppongono che la morte fosse avvenuta già da qualche ora.

La Procura aveva chiesto l’archiviazione ma il giudice per le indagini preliminari, invece, aveva disposto un’udienza, che si è svolta a gennaio, nel corso della quale gli avvocati Palmieri e Dotto hanno spiegato come le circostanze in cui era stata trovata morta andavano chiarite. A quel punto il giudice ha rimesso gli atti al pm chiedendo nuove indagini. A questo l’accusa ha aggiunto altre tre persone nel registro degli indagati. Prossima udienza il 17 settembre.