FONDI, SEQUESTRATI 27 PONTILI ABUSIVI
Ventisette pontili sequestrati insieme a 380 corpi morti per l’ormeggio, a 150 allacci per il rifornimento idrico e 320 punti luci, denunciate 35 persone, ordinato lo sgombero di 700 natanti.
È il bilancio dell’operazione ‘Foce sicurà contro l’ abusivismo sul demanio fluviale, condotta dai baschi verdi della Guardia di finanza di Formia, coordinati dal comandante Alessandro Lo Bello. L’operazione ha riguardato le attività di ormeggio lungo il canale Santa Anastasia a Fondi. L’indagine, durata diversi mesi, ha permesso di sequestrare opere abusive del valore di 6 milioni di euro.
L’INDAGINE – Su disposizione del comando provinciale della Guardia di Finanza di Latina i baschi verdi di Formia hanno avviato, già dallo scorso gennaio, un’indagine mirata ad individuare gli abusi sull’area demaniale del canale Sant’Anastasia, a Fondi. Nel corso dell’indagine sono stati scoperti numerosi siti immobiliari delimitati da reti metalliche e costituiti da fabbricati in calcestruzzo, lamiere e legno, realizzati senza autorizzazione amministrativa e nullaosta paesaggistico.
IL SEQUESTRO – Il sostituto procuratore titolare dell’inchiesta Giuseppe Miliano ha quindi emesso decine di provvedimenti di sequestro, eseguiti questa mattina dai baschi verdi di Formia con l’impiego di oltre 50 militari e il supporto della componente aerea di Pratica di mare. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 27 pontili abusivi adibiti a ormeggi per natanti, pali di sostegno fissati nel fondale, strutture in muratura nascoste sotto baracche di lamiera e poi travi e catene utilizzate per l’ancoraggio. Denunciate 35 persone per i reati di invasione e occupazione di terreni demaniali in assenza delle previste autorizzazioni e dei titoli concessori. Ai responsabili è stato ordinato l’ immediato ripristino dello stato dei luoghi con la rimozione di tutte le opere, considerate pericolose per la navigazione. Il pubblico ministero ha inoltre disposto lo sgombero, entro cinque giorni, degli oltre 700 natanti ormeggiati presso i pontili. Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti per identificare le ditte che hanno effettuato i lavori e per esaminare la documentazione sequestrata anche sotto il profilo fiscale.