Coca-Cola Cup, coinvolte 24 scuole pontine
Al via la II edizione di ‘Coca-Cola Cup – Mettiti in giocò, progetto ludico-educativo organizzato da Coca-Cola in Italia e rivolto alle prime due classi delle scuole secondarie di secondo grado del Lazio per promuovere uno stile di vita sano e attivo e il rispetto dell’ambiente. L’iniziativa ha visto ad oggi l’adesione di 270 istituti secondari laziali per un totale di 38.000 studenti e 1.537 kit didattici. Le scuole selezioneranno, con partite interne, le squadre maschili e femminili che rappresenteranno il loro istituto alla prova regionale, che sarà disputata a gironi nella prima fase e ad eliminazione diretta dai quarti di finale fino alla finalissima, in programma l’11 maggio al Salaria Sport Village di Roma. Guidati dal kit didattico Action Book, realizzato con il supporto di Francesco Maria Manozzi per i testi sul movimento, di Nfi – Nutrition Foundation of Italy per i testi sull’alimentazione e di Kyoto Club per quelli sul rispetto dell’ambiente, i ragazzi metteranno alla prova le loro competenze fisiche, sociali ed espressive, misurandosi in prove creative, individuali e di classe, sull’importanza del riciclo e sui valori del calcio, e in un torneo educativo amatoriale regionale di calcetto. A Roma sono 159 le scuole coinvolte, per un totale di 22.200 gli studenti degli istituti secondari di secondo grado; a Frosinone, 50 scuole coinvolte per 8.000 studenti; a Latina 24 scuole per 3.700 gli studenti; a Rieti 9 scuole per 1.325 studenti, mentre a Viterbo sono 28 le scuole viterbesi coinvolte per un totale di 3.200 studenti degli istituti secondari di secondo grado. «Il contributo di Nfi al progetto Coca-Cola Cup si basa sul principio che è l’educazione lo strumento principe per incoraggiare i giovani ad adottare uno stile di vita sano e attivo, seguendo un’alimentazione equilibrata e praticando regolare attività fisica – dichiara Andrea Poli, direttore scientifico Nutrition Foundation of Italy – È importante ricordare che, in uno stile di vita appropriato, nessun alimento è vietato. Buoni o cattivi non sono i cibi, ma gli stili di vita: ce ne sono di sani e di poco sani».