GIOVANI, DATI SHOCK: DROGA ANCHE A 10 ANNI

31/07/2007 di
Una grande familiarità con alcol e droghe, a cui non corrisponde un’adeguata conoscenza dei danni arrecati alla salute: i ragazzi italiani cominciano molto presto ad avvicinarsi alle sostanze stupefacenti e agli alcolici, che consumano soprattutto in casa, in discoteca o per strada. La droga preferita resta la cannabis, ma tra chi usa altre sostanze i maschi preferiscono gli allucinogeni e le femmine la cocaina, che usano come anti-fame per dimagrire.

 
Il quadro allarmante sul rapporto tra i giovani e la droga, che conferma e aggrava quanto già reso noto negli ultimi tre anni dalla Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, proviene da un’indagine svolta in 272 classi – tutte superiori tranne una terza media romana – dal Modavi (Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano) nell’ambito del progetto «Informare giocando», finanziato dal Ministero della solidarietà sociale.
 
L’intervento, che ha coinvolto 4.569 alunni delle province di Roma, Latina, Foggia, Rieti, Ascoli Piceno, Perugia, Siena, Milano, Torino e Biella nel periodo dicembre 2006-maggio 2007, ha utilizzato, accanto al classico questionario, l’originale strumento dei giochi di ruolo: i ragazzi dovevano, con l’aiuto di uno psicologo e di un operatore, simulare situazioni come ad esempio quella di un giovane che si droga in discoteca e poi si sente male, viene portato in ospedale, etc. Il tutto, hanno spiegato stamani in una conferenza stampa i promotori dell’iniziativa, in modo informale e con un linguaggio giovanile, stimolando gli studenti ad analizzare e riflettere.
 
Con il questionario, poi, si è cercato di conoscere le motivazioni e le conoscenze degli adolescenti riguardo all’uso di alcol e sostanze stupefacenti e di tracciare un rapporto tra il loro consumo, l’appartenenza geografica e la tipologia delle relazioni familiari.
 
Ed ecco i dati: il 32% afferma di assumere alcol «per provare il piacere dell’ebbrezza» a partire dai 10 anni e il 61% di questi dichiara di non conoscerne le conseguenze sulla salute. Il 32% ha fumato almeno una volta cannabinoidi a partire dagli 11 anni, e di questi il 16% ne fa un uso giornaliero, il 29% una volta alla settimana e il 55% una volta al mese. Il 7% ha usato altre sostanze stupefacenti a partire dai 10 anni, il 46% continua a farne uso e di questi il 15% giornalmente. Tra le altre droghe, la preferita è il popper (20%), una sostanza inalabile a base di gas; seguono a parità di merito (17%)
cocaina e allucinogeni come l’Lsd. Ma se i maschietti preferiscono questi ultimi, le femmine gradiscono invece di più la cocaina, che utilizzano soprattutto perchè toglie la fame e dunque aiuta a dimagrire. Il 77% ha cominciato a consumare droga spinto dalla curiosità, il 13% perchè era ubriaco e agiva senza rendersene conto.
 
Il 74% del campione analizzato non conosce i danni arrecati alla salute dalle droghe, che molti di loro vedono piuttosto come sostanze terapeutiche (la cannabis per rilassarsi, l’eroina per non sentire dolore, etc.). L’86,7% di ragazzi con un nucleo familiare composto da entrambi i genitori dichiara di non usare droghe. Dalla ricerca emerge anche che chi percepisce di avere un rapporto «autorevole» con i genitori (cioè li considera punto di riferimento e ritiene di potersi rivolgere a loro se ha dei problemi) ha meno familiarità con alcol e droga e afferma di conoscere i danni che provocano. Al contrario, chi ha rapporti conflittuali, amichevoli o percepisce un’assenza di rapporto ha una maggiore propensione al consumo.
 
Sul totale di chi ha dichiarato di avere rapporti «complici» con i genitori, la percentuale massima (20%) ha spiegato che la motivazione per cui hanno fumato cannabis è che lo facevano i genitori. Infine, la distribuzione territoriale vede una netta prevalenza del consumo al Nord e al Centro, e una maggiore consapevolezza sui danni alla salute tra gli studenti del Centro. (ANSA)