ADOC: PEDONI A LATINA? E’ UNA VERA GUERRA
L’Adoc, Associazione per la Difera e l’Orientamento dei Consumatori della UIL, segnala numerose lamentele da parte dei cittadini, soprattutto pensionati, riguardo l’inefficienza, o addirittura la mancanza di segnaletica orizzontale nelle vie cittadine. In questo periodo in cui molte persone sono fuori città per le ferie, o si spostano al mare, le strade sono più libere dalle auto e il traffico è ai minimi livelli.
“Questo – spiega l’Adoc – potrebbe essere un aspetto positivo per la vivibilità della città, se non fosse, però, che la conseguenza maggiore di ciò è che gli automobilisti rimasti si sentono più liberi di sfrecciare per le strade ad alta velocità, con buona pace dei pedoni. Chi sceglie, o è costretto a percorrere a piedi le vie cittadine è soggetto a numerose difficoltà per l’assenza di segnaletica orizzontale visibile. Le striscie pedonali scarseggiano e, qualora ci fossero, sono poco visibili perché cancellate dall’urura e dal tempo”.
Carlo Pezzoli, presidente dell’ADOC, dichiara: “E’ una situazione di forte disagio quella che si vive percorrendo a piedi le vie della città. Molto spesso è necessario letteralmente “lanciarsi” in strada per poter passare da un lato all’altro, dal momento che le strisce pedonali sono completamente assenti. E’ una situazione di pericolo per i pedoni, soprattutto per gli anziani che hanno difficoltà a camminare e sono lenti nei movimenti. Le auto sopraggiungono a tutta velocità e quasi nessuno si ferma per far attraversare i pedoni. Ogni tanto per le strade si vedono lavoratori ricalcare la segnaletica nei punti in cui è venuta a mancare, ma il problema è che le vernici utilizzate per tale operazione sono soggette ad un’usura, e di conseguenza all’eliminazione totale, in brevissimo tempo. Questo porta un notevole dispendio di fondi che, nel caso in cui si scegliessero metodi più efficaci di rifacimento della segnaletica, non ci sarebbe”.
E’ quindi una “guerra” quella che si trovano costretti a vivere ogni giorno i pedoni per le strade di Latina, e l’appello va rivolto al Commissario Nardone affinchè risolva al più presto questo pericoloso “conflitto”.