CGIL: MANOVRA DEVASTANTE PER I PENSIONATI

26/07/2010 di

Il sindacato pensionati della Cgil di Roma e del Lazio, avvalendosi dei dati ufficiali disponibili presso Inps ed Inpdap, che rappresentano  più del 90% dei pensionati di tutta la nostra regione, ha voluto “fotografare” ciò che avverrebbe in particolare proprio nel Lazio.

“La pesante manovra del Governo – scrive il sindacato – produrrà effetti devastanti su tutte le Regioni in termini di servizi sociali e sanitari – in particolare sul fondo per la non autosufficienza – ed in termini di costo dei servizi forniti direttamente dagli enti (TARI – TARSU ecc.)
A questo, nel Lazio, è ormai assai probabile che, a partire da settembre,  sulle nostre spalle, graverà anche un incremento delle attuali addizionali comunali e regionale, approdando al nuovo tetto massimo che, per il Comune di Roma, subirebbe un incremento  dello 0,5%  che andrebbe ad aggiungersi all’attuale 0,4%. Anche gli altri Comuni del territorio regionale, particolarmente quelli in dissesto economico, sarebbero autorizzati a praticare aliquote superiori a quelle attuali. Per la Regione, poi, l’adeguamento ammonterebbe ad un + 0,3%  in aggiunta al vigente 1,6%.
A Roma, inoltre, si sono già attivati alcuni pedaggi sul Raccordo anulare e si discute sull’introduzione di una tassa di soggiorno per i turisti.
Come Spi Cgil di Roma e del Lazio, abbiamo elaborato delle tabelle dalle quali si evince che il solo aumento derivante dall’addizionale regionale, peserebbe in più, su circa 1 milione di pensionati del Lazio,  per un importo pari  a 65.942.225,20106 euro. Altre tabelle illustrano come, su ciascuna fascia di pensione, tali aumenti influiscano pesantemente sull’acquisto di generi di prima necessità.
Il sindacato dei pensionati rileva la pesante iniquità di entrambe le addizionali per l’assenza di “progressività” che attribuisce la stessa aliquota, sia al pensionato che percepisce 750 euro al mese che a quello con un reddito di oltre 4 mila euro e chiede che la fascia di esenzione, dai 7.500 euro attuali, sia elevata a 12mila euro”.