PALMAROLA, BALENOTTERA DI 25 METRI AVVISTATA DAI PESCATORI
Una balenottera è stata avvistata da alcuni pescatori, partiti da Sperlonga, al largo delle isole Pontine, a circa 10 miglia a Sud di Palmarola. «Eravamo convinti di aver avvistato un sommergibile – hanno detto i pescatori intervistati dal “Tempo” – Poi ci siamo resi conto che quel colosso aveva sul dorso la pinna ed abbiamo capito che si trattava di un essere vivente». Le immagini del cetaceo scattate dai pescatori sono state analizzate dal Prof. Giandomenico Ardizzone del Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università di Roma La Sapienza.
«Si tratta della Balenoptera physalus – afferma Ardizzone – uno dei grandi cetacei più avvistati nel Mediterraneo, frequente soprattutto nel triangolo corso ligure provenzale in cui molti esemplari si concentrano per alimentarsi. Sicuramente si tratta anche di una delle specie a maggior rischio di estinzione per varie cause. Tra queste le principali sono le modificazioni dell’ambiente marino legate a fattori quali l’inquinamento, la pesca eccessiva, i cambiamenti climatici e le conseguenti alterazioni degli ecosistemi. I cetacei per le loro grandi dimensioni e per la necessità di gran quantitativi di alimento risentono facilmente degli squilibri dell’ecosistema marino. La Balenottera per esempio è una specie che si nutre di plancton ma non di quelle forme invisibili che normalmente associamo a questa parola, bensì di organismi più grandi che vivono in acque libere come piccoli pesci o gamberetti planctonici. Altro pericolo rilevante per tutti i cetacei è la presenza (nonostante siano state messe al bando dalla Comunità Europea) delle grandi reti pelagiche all’interno delle quali gli animali restano intrappolati non riuscendo più a riemergere per respirare. Sono mammiferi e, quando si immergono, restano in apnea, esattamente come un essere umano, anche se con capacità di resistenza molto maggiori (fino a 30 minuti). Questo tipo di mammifero è presente sia in Atlantico che in Mediterraneo e si ipotizza entri nel nostro mare per riprodursi e allevare la prole».
LA BALENOTTERA (FONTE: WIKIPEDIA):
La balenottera comune è il secondo animale del pianeta per dimensioni, dopo la balenottera azzurra. Si sa che può raggiungere e superare i 26 m, anche se la lunghezza media è molto inferiore. Gli animali dell’emisfero boreale sono normalmente di 1-1,5 m più corti di quelli dell’emisfero australe e alcuni autori ritengono che si tratti di sottospecie distinte. È facilmente confusa con la balenottera boreale o con la balenottera azzurra o nei tropici con la balenottera di Eden. Un elemento essenziale per riconoscere la balenottera comune a distanza ravvicinata è la pigmentazione asimmetrica della testa: sul lato destro, il labbro inferiore, la cavità orale e alcuni dei fanoni sono bianchi, mentre il lato sinistro è grigio uniforme. Quando nuota proprio sotto la superficie è spesso chiaramente visibile il labbro bianco, che può tuttavia essere confuso con la pinna pettorale bianca di una megattera. Un tempo una delle balenottere più comuni, presenta oggi popolazioni seriamente compromesse dalla caccia baleniera.
- Lunghezza: 18-25 m
- Peso: 30-80 tonnellate