POLACCA TORNA A CASA GRAZIE AGLI ANGELI CUSTODI

12/07/2010 di

Ritorna in famiglia dopo anni dalla sua volontaria scomparsa, grazie alla mediazione delle Unità di Strada-Angeli Custodi della Croce rossa italiana di Latina. Una storia complessa che si snoda tra la provicia di Latina e la Polonia e che vede come protagonista B.K.K., una 60enne donna di nazionalità polacca, da anni ormai stabilita in Italia, in particolare a Latina, dove era arrivata dopo essere «scappata» dal suo Paese.

Nei giorni scorsi l’autorità diplomatica polacca ha informato il Comitato provinciale della Cri di Latina che la donna è regolarmente arrivata in Polonia dove è stata presa in carico dai Servizi sociali della sua città di residenza in collaborazione con i familiari. Un epilogo positivo che ha come retroscena un capillare lavoro di avvicinamento della donna da parte degli operatori delle Uds-Angeli Custodi Cri, e poi di coordinamento da parte della Sala operativa Sociale con vari enti nazionali e stranieri, tra cui l’Ambasciata della Polonia che ha fornito un prezioso supporto a tutela di una sua cittadina in difficoltà. Infatti, Barbara da tempo era diventata alcolista fino a contrarre una grave patologia epatica. Nonostante tutto non aveva mai accettato di tornare a casa. Invece, nei mesi scorsi dopo un ennesimo «incontro» con le Unità di Strada Cri la donna ha accettato la proposta di tornare in Patria. Grazie al passaporto e al personale dell’Ambasciata polacca la Sala operativa Sociale ha contattato i familiari della donna, i quali la stavano cercando ormai da cinque anni, cioè da quando è stata classificata «persona scomparsa» dalla stessa Polizia polacca. Grazie sempre al coordinamento con l’Ambasciata polacca la Cri pontina ha richiesto e ottenuto l’intervento dei Servizi sociali del paese natale di Barbara per continuare anche in patria il percorso di assistenza sanitaria cui è stata sottoposta all’ospedale di Gaeta. Grazie alla Polizia di Frontiera italiana gli operatori e volontari delle Unità di Strada-Angeli custodi della Cri hanno accompagnato Barbara fin dentro l’aeromobile che l’ha riportata in Patria. Non senza aver prima abbracciato il personale della Croce rossa italiana per averla aiutata e sostenuta in questo periodo.