ITRI, TROVATO UN FUNGO DI 5 CHILI

06/07/2010 di

Un fungo commestibile di 5 chilogrammi è stato ritrovato da un cittadino itrano nelle settimane scorse sulla vetta di Monte Ruazzo, a ridosso di un pascolo. Giuliano La Rocca di Itri nel territorio del Parco dei Monti Aurunci, quasi non credeva ai propri occhi: il fungo oltre a pesare cinque chilogrammi, ha un diametro di ben 45 centimetri.

super_fungo_itriStando ad alcune testimonianze non è la prima volta che è stato trovato un fungo così grande in quella zona. Anche il guardaparco Antonio Masella, ben 31 anni fa poco distante da quel pascolo, ne aveva trovato uno di dimensioni simili. “Anche se sono passati oltre trent’anni –  spiega Masella – ricordo quel giorno come se fosse oggi: amo da sempre la montagna e quel mattino decisi di andare a fare una escursione in alta montagna. Arrivato sul crinale di Monte Ruazzo, mentre osservavo il paesaggio, all’improvviso, poco distante da me, dietro alcune rocce avvistai un qualcosa simile ad un fungo . Ma era tanto grande che io stesso stentai a crederci. Immaginate la meraviglia che provai! ”.

La stessa meraviglia che ha provato Giuliano La Rocca quando ha trovato il mega fungo sul pascolo di Monte Ruazzo che, una volta colto ha portato ad Itri per farlo analizzare dal micologo Gino Maggiacomo. Dallo studio effettuato dal professor Maggiacomo è emerso che il fungo appartiene all’Ordine dei Gasteromiceti (le spore maturano in seno ad una soffice massa commestibile di nome gleba, racchiusa da una duplice protezione sacciforme di nome peridio), al Sottordine Lycoperdales, alla Famiglia Lycoperdaceae, al Genere Langermannia, monospecifico.

“Questo tipo di esemplari a maturità, si lacera su tutta la superficie del perizio – ha spiegato il biologo – per consentire la dispersione delle spore che, trasportate dal vento assicurano continuità alla specie. La dimensione del fungo e la specie, a prima vista sembrava appartenere al Genere Calvatia, ma il Micologo stesso ha dissipato ogni eventuale dubbio”. Il fungo è risultato altamente commestibile specie se consumato alla brace e condito con olio di oliva, limone, sale e pepe nero.

Prima di gustarlo Giuliano La Rocca lo ha lasciato per qualche giorno esposto presso il Bar del Corso di Itri per far ammirare ai suoi concittadini una delle specie alimentari che si possono trovare spontaneamente nel territorio del Parco dei Monti Aurunci.